INFORMAZIONIBarbara Balistreri |
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(Adnkronos) - Lucio Corsi si esibirà questa sera, martedì 13 maggio, all'Eurovision Song Contest. Tanta attesa per il cantautore toscano, portabandiera tricolore e secondo classificato al Festival di Sanremo 2025, che presenterà al pubblico europeo la sua 'Volevo essere un duro', il brano, vincitore del Premio della Critica Mia Martini e secondo classificato al Festival di Sanremo 2025. Il cantautore toscano, qualificato di diritto alla Grand Final di sabato 17 maggio insieme agli artisti dei Paesi 'Big Five' (Germania, Francia, Spagna e Regno Unito) e la Svizzera, nazione ospitante, presenterà al pubblico europeo la sua 'Volevo essere un duro', certificato disco d’oro ed è parte dell’omonimo album che ha conquistato anche il primo posto della classifica Fimi. Lucio Corsi si è classificato secondo alla kermesse canora dopo Olly. La possibilità di partecipare all'Eurovision l'ha ottenuta dopo la rinuncia ufficiale di Olly e la nota della Rai che aveva confermato che a prendere il suo posto sarebbe stato proprio Lucio Corsi, il secondo classificato al Festival di Sanremo. Lucio Corsi nasce a Grosseto nel 1993. È cresciuto a Vetulonia, nella Maremma Toscana, luogo suggestivo che ha influenzato particolarmente il suo percorso artistico e musicale. Sin dai primi anni dell’adolescenza, Lucio si è appassionato alla musica iniziando a scrivere canzoni con riferimenti al mondo rurale che ha vissuto sin dall'infanzia e che gli hanno dato l’opportunità di esibirsi nei locali e nelle piazze della sua città natale. Si trasferisce a Milano per intraprendere la carriera musicale e nel 2015 comincia a pubblicare i suoi primi lavori mescolando diverse influenze tra il rock progressivo, il cantautorato e testi poetici, cogliendo subito l’attenzione per il suo stile inconfondibile. Viene accostato ad artisti come David Bowie e Renato Zero. "Voglio canzoni che mi portino altrove, che mi facciano immaginare di essere qualcun altro". Con queste parole, Lucio Corsi ha raccontato all'Adnkronos la sua visione della musica, che deve essere un viaggio lontano dal presente e dalla realtà immediata. Nel 2014 pubblica il suo primo EP contenente cinque tracce dal titolo 'Vetulonia Dakar' e il 17 agosto apre il concerto degli Stadio. L’anno successivo arriva il suo primo album dal titolo 'Altalena Boy/Vetulonia Dakar', distribuito da Sony Music. Nel 2017 apre i concerti dei Baustelle e di Brunori Sas, anche lui tra i nomi dei Big di Sanremo 2025. Nel 2020 Lucio Corsi pubblica 'Cosa faremo da grandi?' e il 21 aprile 2023 pubblica, per Sugar Music, 'La gente che sogna'. Corsi è tornato recentemente con un nuovo singolo, 'Tu sei il mattino', accompagnato da un videoclip che vede la partecipazione straordinaria di Carlo Verdone. Un sodalizio artistico che si estende anche alla terza stagione della serie televisiva 'Vita da Carlo'. Curiosamente, la sua partecipazione al Festival era stata anticipata nella finzione televisiva. Quello che sembrava solo un colpo di scena nella fiction si è trasformato in una realtà concreta. Il nome del cantautore toscano è stato spesso citato tra i possibili partecipanti al Festival di Sanremo 2025: "È una sfida per ogni artista. Ci sono tanti musicisti che amo che ci sono andati e ci sono passati nella maniera più giusta possibile. Penso a Rino Gaetano, Vasco Rossi, Lucio Dalla e tanti altri. Poi ce ne sono altri che amo ugualmente e che non ci sono mai stati. Perciò è una battaglia interiore per ogni musicista. Mettersi davanti a tanti occhi è una cosa difficile. Serve il momento esatto, la crescita e l'esperienza giusta alle spalle. Fa paura. Ma le cose paurose, alla fine, sono anche interessanti.", aveva detto. Per la sua autenticità e stile peculiare, Lucio Corsi è stato uno degli artisti più attesi di Sanremo 2025. Sul suo brano in gara Lucio Corsi aveva spiegato: "È una ballata, la forma di canzone a cui sono più legato: mi consente di utilizzare parole in comodità, considerando la ricchezza della nostra bella lingua italiana". Volevo essere un duro Che non gli importa del futuro Un robot Un lottatore di sumo Uno spaccino in fuga da un cane lupo Alla stazione di Bolo Una gallina dalle uova d’oro Però non sono nessuno Non sono nato con la faccia da duro Ho anche paura del buio Se faccio a botte le prendo Così mi truccano gli occhi di nero Ma non ho mai perso tempo È lui che mi ha lasciato indietro Vivere la vita È un gioco da ragazzi Me lo diceva mamma ed io Cadevo giù dagli alberi Quanto è duro il mondo Per quelli normali Che hanno poco amore intorno O troppo sole negli occhiali Volevo essere un duro Che non gli importa del futuro no Un robot Medaglia d’oro di sputo Lo scippatore che t’aspetta nel buio Il Re di Porta Portese La gazza ladra che ti ruba la fede Vivere la vita È un gioco da ragazzi Me lo diceva mamma ed io Cadevo giù dagli alberi Quanto è duro il mondo Per quelli normali Che hanno poco amore intorno O troppo sole negli occhiali Volevo essere un duro Però non sono nessuno Cintura bianca di Judo Invece che una stella uno starnuto I girasoli con gli occhiali mi hanno detto “Stai attento alla luce” E che le lune senza buche Sono fregature Perché in fondo è inutile fuggire Dalle tue paure Vivere la vita è un gioco da ragazzi Io Io volevo essere un duro Però non sono nessuno Non sono altro che Lucio Non sono altro che Lucio
(Adnkronos) - "La salita al soglio di Pietro di un pontefice statunitense rappresenta una svolta epocale capace di rafforzare enormemente il legame tra le due sponde dell'Atlantico. Le sue prime parole pronunciate dalla Loggia delle Benedizioni sono un potente richiamo all'umanità sui valori della pace, della fratellanza e della responsabilità, particolarmente sentiti nella difficile era che stiamo vivendo in cui siamo chiamati ad affrontare sfide di portata globale". Così, con Adnkronos/Labitalia, Simone Crolla, managing director di AmCham Italy, la Camera di Commercio Americana in Italia, sull'elezione di Papa Leone XIV. "Da sempre il commercio ha promosso concordia tra i popoli e portato benessere a coloro che ne beneficiano e può a buon titolo considerarsi uno strumento di armonia e dialogo. La stagione di speranza e vicinanza tra le genti che si apre con questo pontificato, radicato nel solco dell'eredità spirituale di Papa Francesco, può rendere ancora più efficace l'azione di tale strumento, contribuendo così al ristabilimento di quella concordia di cui tutti percepiamo il bisogno. AmCham Italy rivolge pertanto le più sentite congratulazioni a Sua Santità Papa Leone XIV per la sua elezione e augura ogni successo nel suo operato", conclude.
(Adnkronos) - Rallentare o abbandonare il Green Deal europeo non è un’opzione: sarebbe una follia, oltre che un suicidio industriale. L’urgenza non è solo ambientale, ma anche economica e sociale: serve una transizione ecologica efficace, giusta, concreta. Una transizione che non lasci indietro nessuno - né lavoratori, né piccole imprese - e che trasformi la sfida ambientale in un’opportunità di rilancio per l’industria europea. È questo il cuore della proposta di Fondazione Ecosistemi con il Buy European and Sustainable Act (Besa) che domani, 14 maggio, darà il via al Forum Compraverde: un’iniziativa concreta, pragmatica e fondata sui dati, che mira a trasformare la spesa pubblica europea in un motore di decarbonizzazione, innovazione industriale e occupazione verde. Gli appalti pubblici rappresentano circa il 15% del Pil europeo. Integrare criteri ambientali vincolanti nei bandi pubblici - il cosiddetto Green Public Procurement (Gpp) - significa influenzare in modo determinante le scelte del mercato, orientando la produzione verso beni e servizi più sostenibili, locali e innovativi. Secondo uno studio di una rete di organizzazioni internazionali sostenute da European Cimate Foundation, tra cui Fondazione Ecosistemi, l’adozione su larga scala del Besa in Italia potrebbe: tagliare ogni anno 2,2 milioni di tonnellate di CO2, rilocalizzare 8 miliardi di euro verso attività industriali virtuose, creare oltre 31mila nuovi posti di lavoro a basso impatto ambientale. L’Italia è stato il primo Paese in Europa a rendere obbligatori i Cam - Criteri Ambientali Minimi negli appalti pubblici (dal 2016). Oggi, oltre il 60% delle stazioni appaltanti li applica e la conoscenza del Gpp è quasi universale. Ma, come sottolinea Fondazione Ecosistemi, "serve passare dai principi generali ai numeri: soglie emissive misurabili, contenuto europeo minimo nei beni acquistati, criteri geografici e ambientali chiari". Per rafforzare il ruolo dell’Italia in Europa e costruire una base solida di evidenze, Fondazione Ecosistemi lancia la Rete delle Pubbliche Amministrazioni per il Besa che avrà due obiettivi fondamentali: condividere esperienze e buone pratiche tra enti pubblici italiani ed europei, raccogliere dati misurabili sull’impatto del Gpp in termini economici; ambientali e occupazionali, oggi ancora raccolti in modo frammentario e non confrontabile. “Solo se possiamo misurare il cambiamento, possiamo difenderlo e ampliarlo - sottolinea Silvano Falocco, direttore di Fondazione Ecosistemi - Servono numeri per incidere nel negoziato europeo e dimostrare che una transizione equa è già possibile. Il Buy European and Sustainable Act non è un esercizio teorico. È uno strumento operativo, pensato per affrontare le debolezze del sistema europeo di rendicontazione - oggi composto da oltre 1.100 voci, spesso troppo complesse per Pmi e Pa - e per dare risposte tangibili a cittadini, imprese e territori. L’Italia ha già mostrato di poter essere un laboratorio avanzato di transizione. Ora deve diventare voce guida in Europa, superando la retorica e offrendo soluzioni che siano realistiche, eque e ambiziose”.