(Adnkronos) - "La prevenzione è fondamentale, se consideriamo che più di un terzo dei tumori possono essere bloccati nell'insorgenza seguendo i 9-10 comandamenti della prevenzione: in primis la dieta mediterranea, l'abolizione al fumo, il proteggersi dal sole, l'allattamento e rispondere alle vaccinazioni, considerando che molti tumori dell'età giovanile sono dovuti all'Hpv. Ricordiamo anche quanto la vaccinazione nei confronti dell'epatite abbia portato a una netta riduzione dell'insorgenza dell'epatocarcinoma. Quindi la prevenzione è un dato molto, molto importante". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Silvana Leo, direttore Uoc Oncologia medica di Lecce, in occasione della tappa di Lecce del tour di sensibilizzazione sul tumore uroteliale 'Non girarci intorno' promosso da Merck, che si lega al Giro d’Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel nostro Paese, di cui Merck è official partner. Fondamentale è la prevenzione a tavola, secondo l'esperta: "Noi siamo nella terra della dieta mediterranea. Ci sono dei messaggi importanti che dobbiamo dare ai nostri giovani, perché, purtroppo, mangiano male. Per cui dobbiamo lanciare dei messaggi fondamentali sin dalle scuole elementari e medie e poi in tutta l'adolescenza. E sono quelli di mangiare frutta e verdura almeno 5 volte al giorno - raccomanda Leo - Considerate che la frutta è ricca di tante vitamine, di antiossidanti e quant'altro". E poi "la verdura, specialmente la verdura verde che ha una ricca quantità di indoli. Faccio riferimento, per esempio, a tutta la famiglia dei cavoli, che ha un effetto protettivo sull'insorgenza dei tumori del colon. Quindi, vedete quante cose sono importanti. I legumi, frutta e verdura, la pasta integrale, bere poco vino - precisa - non abolire completamente l'assunzione del vino. A tal proposito, l'altro messaggio per i giovani è ridurre l'abuso di alcol, perché non sappiamo fra 30-40 anni quanto l'abuso di alcol tipico dei nostri giovani possa portare all'insorgenza di tumori". Per l'oncologa, iniziative di piazza come questa sono occasioni preziose per affrontare il tema della prevenzione e sensibilizzare le persone. "Io parlo da sempre di prevenzione e di dieta mediterranea - ricorda Leo - Ho fondato un'associazione di pazienti e il motto principale è la promozione della dieta mediterranea e lo stile di vita. Organizziamo anche delle passeggiate, biciclettate, per portare, appunto, questi messaggi. Organizziamo anche i mercoledì della prevenzione, quindi scegliamo un argomento ogni mercoledì, parliamo dei carboidrati, parliamo della frutta e della verdura, parliamo di tutti gli elementi della dieta mediterranea, coinvolgendo anche i pazienti stessi che a volte ci chiedono cosa mangiare durante i nostri trattamenti. Ed è una cosa che noi facciamo continuamente", conclude.
(Adnkronos) - "Il Rapporto Gem ci racconta quest'anno che l'Italia si posiziona al 34esimo posto su 51 economie nel mondo, quindi nel ranking mondiale continuiamo ad avere una posizione piuttosto bassa. Questo è un dato preoccupante perché la crescita di un Paese dipende anche dalla propensione imprenditoriale, sia per ciò che riguarda la prospettiva di sviluppo economico, sia per fronteggiare le sfide che ci troviamo adesso nel mondo, come la transizione verso una sostenibilità ambientale e sociale e verso il digitale”. Lo ha detto Alessandra Micozzi, docente di Economia applicata presso l'Universitas Mercatorum e coordinatore team Progetto Gem Italia, alla presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum - l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity - svoltasi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’. “Un altro dato allarmante è che il gender gap in Italia, anziché diminuire, aumenta e quest'anno abbiamo fatto un focus specifico sulle determinanti e i fattori che effettivamente condizionano questo gender gap - spiega Micozzi - Un altro dato è la propensione alla crescita: le nuove imprese italiane che nascono non hanno la capacità di occupare personale e ciò è dipeso da diversi fattori, come un contesto burocratico complesso, oneri fiscali elevati, che non favoriscono investimenti e assunzioni, ma dipende anche dalla carenza strutturale delle infrastrutture digitali e il supporto all'innovazione. Questo pregiudica in particolar modo le imprese ad alta tecnologia”. “L'imprenditorialità è un fenomeno sociale e culturale, quindi la dimensione culturale è rilevante. Questo significa che le convinzioni e ciò che ci si aspetta a livello di aspettative sociali impattano molto sulla rappresentazione che abbiamo dell'imprenditorialità come carriera desiderabile e anche sulla valutazione delle proprie capacità ad attivare un'impresa. Pertanto, sicuramente la formazione a tutti i livelli di educazione, è fondamentale per un cambiamento culturale”, conclude.
(Adnkronos) - "L’impegno contro il cambiamento climatico e la deforestazione e a favore della protezione della biodiversità e delle risorse idriche ci è valso la tripla A nella certificazione Cdp. Siamo l’unica azienda al mondo ad aver ottenuto questa certificazione per nove anni di fila, un risultato che mostra davvero il nostro impegno, che prosegue da molti anni, sul tema”. Lo ha detto Ninell Sobiecka, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia, all’edizione 2025 di L’Oréal For The Future Day, l’evento con cui il Gruppo presenta i risultati e gli obiettivi in tema di sostenibilità sociale ed ambientale, uno dei principi cardine della strategia di L’Oréal. “L’impegno di L’Oréal in sostenibilità comincia quarant'anni fa. Nel 2013 abbiamo lanciato il nostro primo programma in questo ambito - spiega Sobiecka - e nel 2020 è nato il nostro programma più recente ‘L’Oréal for the future’. Il nostro impegno in sostenibilità si fonda su tre pilastri: il primo è la trasformazione interna dei processi, del nostro modo di lavorare e di come realizziamo i prodotti. Il secondo si rivolge all’esterno e prevede di coinvolgere i nostri fornitori, clienti e consumatori in questa trasformazione. Terzo ed ultimo pilastro quello degli investimenti finanziari mirati a risolvere problematiche sia di sostenibilità ambientale che sociale, con grande attenzione all’empowerment femminile. Il nostro attivo coinvolgimento nelle sfide per una maggiore sostenibilità ci è stato riconosciuto anche da Ong indipendenti”. “È la decima volta che organizziamo questo evento, la quarta nell’ambito del programma L’Oréal for the Future, e la ragione per cui siamo qui, estremamente emozionati, è il secondo pilastro di cui parlavo poco fa: siamo convinti che è fondamentale coinvolgere tutti nel processo di sostenibilità avviato. Solo lavorando insieme - precisa la Presidente e Ad di L’Oréal Italia - con clienti, fornitori e Ong, possiamo raggiungere una radicale e significativa trasformazione”. Grande importanza riveste anche il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle nuove generazioni, come illustra in conclusione Ninell Sobiecka: “Siamo particolarmente felici di aver tenuto questo evento all’università Iulm di Milano, rendendo possibile il coinvolgimento degli studenti nella nostra masterclass sulla sostenibilità. Una delle principali sfide per le nuove generazioni credo sia proprio quella di trovare soluzioni a problemi complessi e prementi come quelli ambientali e sociali. I giovani hanno quindi un ruolo importante da giocare, usando anche le nuove tecnologie e gli strumenti che possono davvero aiutare a trasformare il nostro pianeta. Contiamo su di loro e sono assolutamente fiduciosa che riusciranno a raggiungere l’obiettivo”.