(Adnkronos) - Robert Francis Prevost, papa Leone XIV, è un grande appassionato di tennis. Il nuovo pontefice eletto oggi, giovedì 8 maggio, lo aveva raccontato in un'intervista rilasciata nel settembre 2023 al sito dell'Ordine di Sant'Agostino (augustinianorder.org). "Mi considero un discreto giocatore dilettante di tennis" le sue parole nel corso del colloquio. "Da quando ho lasciato il Perù - aveva detto il nuovo pontefice, missionario per oltre un decennio - ho avuto poche occasioni per allenarmi, quindi non vedo l'ora di tornare in campo. Finora il nuovo lavoro non mi ha lasciato molto tempo libero. Mi piace molto anche leggere, fare lunghe passeggiate e viaggiare, vedere e godere di posti nuovi e diversi". Papa Leone XIV è un grande appassionato di tennis e la curiosità è che è stato eletto a Roma proprio nel periodo degli Internazionali d'Italia . Fa sorridere anche che i maxischermi del Foro Italico, tra l'iconico 'Pietrangeli' e il campo 5 (sul maxischermo che di solito proietta i risultati del Masters 1000 di Roma), si siano collegati con la diretta da piazza San Pietro per seguire i momenti cruciali della giornata. Dalla fumata bianca delle 18.08 al primo discorso, passando per l'Habemus Papam. Figura di spicco nella Chiesa cattolica contemporanea, Prevost ha unito le diverse sensibilità del Conclave, anche grazie ad alcuni punti di contatto con le idee di Papa Francesco . Con Bergoglio c'era per esempio sintonia in materia di ecologia, attenzione ai poveri e ai migranti e disponibilità all’incontro con le persone nella loro realtà. Un punto di vicinanza ulteriore con Papa Francesco è lo sport. Un veicolo fondamentale nella costruzione della pace, la parola più utilizzata nel suo primo discorso di fronte alla marea di fedeli presenti a San Pietro.
(Adnkronos) - La boutique immobiliare 'Mvp-Majeli Vassart Properties', specializzata in compravendite di immobili di lusso e con un portafoglio che vale complessivamente 300 milioni di euro tra proprietà gestite in luxury rent (valore 100 mln) e quelle disponibili alla vendita on e off market (valore 200 mln), accoglie a Como oggi e domani, 7 e 8 maggio, cento esperti da tutti i continenti - che vantano transazioni nel real estate di alta gamma per un valore di oltre 10 miliardi di euro a livello globale - in missione in Italia per conto di acquirenti internazionali desiderosi di garantirsi una proprietà di prestigio nel Belpaese. Gli imprenditori Simone Majeli e Virginie Vassart, advisor immobiliari specializzati nella compravendita di proprietà di prestigio con all’attivo trattative chiuse per un valore di oltre 60 mln di euro, sono pronti a fare, infatti, gli onori di casa al blindatissimo meeting annuale internazionale, in programma a Villa d’Este, di Forbes Global Properties, piattaforma dell’immobiliare di lusso che fornisce servizi alle principali società di real estate al mondo con un target di investitori e clienti di fascia alta, di cui sono partner italiano in esclusiva per l’intera Lombardia dall’ottobre 2024. L’evento chiama a raccolta cento esperti provenienti da tutto il mondo che hanno in dote un portafoglio di investitori milionari pronti a fare shopping immobiliare sul Lago di Como. “Nel mondo c’è sempre più voglia di Italia, e di Como in particolare, in termini di domanda di immobili di pregio - spiega Simone Majeli, già Ceo e Founder Rent All Como - ed essere gli advisor in esclusiva per tutta la Lombardia del network di Forbes Global Properties ci consente di mostrare in via riservata ai nostri colleghi, provenienti da cinque continenti e che hanno intermediato finora vendite per oltre 10 mld di euro nel mondo, una serie di proprietà top secret. Oltre ad un network di quasi 170 mln di clienti, abbiamo accesso ad un Private Office che ci consente di invitare investitori in forma privata che, dopo la sottoscrizione di un accordo di riservatezza, accedono in via prioritaria a vendite off market, modalità sempre più ricercata anche dai grandi proprietari che, per esigenze di privacy, preferiscono non pubblicizzare il patrimonio immobiliare che desiderano monetizzare”. “Il territorio del Lago di Como è sempre più attrattivo anche in virtù del fatto che sono previsti investimenti nell'ospitalità del lusso per quasi 1 miliardo di euro da realizzare entro il 2030 - aggiunge Virginie Vassart, founder e Ceo della MVP-Majeli Vassart Properties - e il 7 maggio, alla vigilia del summit ufficiale, guideremo i nostri colleghi provenienti da New York, Montecarlo, Arabia Saudita, Australia, Emirati Arabi, Florida, Giappone, Hawaii, Bahamas, Egitto, Croazia, Grecia, Portogallo, Svizzera e Germania oltre che dalle regioni italiane Veneto, Sicilia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige e Liguria, in un tour esclusivo delle proprietà off market del nostro portafoglio pronte alla vendita”. Top secret le ville e le dimore che verranno mostrate ai broker internazionali, “perché la discrezione e la possibilità di un contatto diretto con l’investitore, che a volte compra anche sulla carta basandosi unicamente sulla nostra reputazione e solidità professionale, sono fondamentali per il rapporto di fiducia che si crea con l’acquirente che ci sceglie per l’approccio sartoriale che ci caratterizza”, spiegano i due imprenditori che da ottobre 2024, quando sono stati scelti per rappresentare in esclusiva per Fgp l’intera Lombardia, hanno già intermediato vendite per oltre 10 mln di euro. Ma cosa cercano gli investitori? “Sicuramente il contesto paesaggistico, storico-culturale, enogastronomico del Lago di Como unito all’italian lifestyle sono degli attrattori potentissimi”, spiegano Majeli e Vassart, che sottolineano: “Le proprietà con vista lago sono sempre le più ricercate dai cosiddetti Ultra High Net Worth Individual con un patrimonio netto di almeno 30 milioni di dollari che sono i nostri clienti abituali. Anche in contesti storici come quello del Lago di Como, cresce la richiesta di immobili accessoriati con tecnologia avanzata e performance energetiche e impiantistiche elevatissime. Ma il requisito più ricercato resta la garanzia di riservatezza e privacy assolute”. La scelta di Como come sede dell’incontro fa capire quanto Fgp consideri fondamentale il mercato dell’immobiliare di lusso in Italia con un’attenzione particolare alla Lombardia, territorio di interesse strategico per la zona dei Laghi e per destinazioni top come Milano, città italiana con il maggior volume transato dello stock del lusso. “Il meeting di quest’anno riflette il dinamismo e la visione condivisa che unisce i nostri imprenditori - conclude Michael Jalbert, Ceo di Forbes Global Properties - e siamo entusiasti di riunirci sul Lago di Como per condividere esperienze, valorizzarci reciprocamente e continuare a plasmare il futuro dell’immobiliare di alta gamma”.
(Adnkronos) - Calo significativo dei gas serra nel 2024: -3% rispetto all’anno precedente, principalmente per effetto del comparto che produce energia elettrica. Questo settore incide mediamente per un quarto delle emissioni nazionali e negli anni si è dimostrato tra i più efficienti in termini di riduzione dei gas climalteranti, diminuiti del 64% dal 1990 ad oggi. Questo il quadro che emerge dalle prime elaborazioni dell’Ispra relative al 2024, presentate oggi a Roma nell’ambito del convegno 'Decarbonizzazione: costruire un futuro emissioni zero' promosso da Ispra. Tornando ai dati, si conferma problematico il settore dei trasporti le cui emissioni continuano a crescere significativamente e rappresentano il 28% di quelle nazionali: derivano per oltre il 90% dal trasporto stradale e sono aumentate di circa il 7% dal 1990. Il parco veicolare italiano è tuttora caratterizzato da mezzi ad alimentazione tradizionale (benzina e gasolio) e negli anni il numero dei veicoli ha registrato una notevole espansione (oltre il 50%). Tutti gli altri settori economici registrano marcate riduzioni delle emissioni ad eccezione della gestione dei rifiuti che però contribuisce solo al 5% del totale nazionale. Disponibile da oggi online il rapporto 'Le emissioni nazionali di gas serra, la situazione in Italia in vista degli scenari futuri', che delinea il quadro emissivo italiano a partire dal 1990 fino al 2023 e presenta un’analisi degli scenari emissivi al 2030 e 2055 rispetto a quello di riferimento (a politiche correnti) e allo scenario a politiche aggiuntive previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec). Il Rapporto conferma la tendenza alla riduzione delle emissioni dal 1990 al 2023, diminuite del 26,4% e passate da 518 a 385 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Oltre ai trasporti e alla produzione di energia, un contributo importante alle emissioni totali è rappresentato dalle categorie del residenziale (18%), dell’industria manifatturiera (13%), dell’agricoltura (8%), dei processi industriali (6%), della gestione dei rifiuti (5%). Rispetto agli obiettivi europei di neutralità emissiva al 2050 e di riduzione delle emissioni nette del 55% entro il 2030, l'Italia è in linea su 2 dei 3 pilastri principali: sia per il target Ue di riduzione del 62% rispetto al 2005 delle emissioni dei grandi impianti, dell’aviazione e del trasporto marittimo (Emission Trading System o Ets-1 ), come anche quello di assorbire la CO2 (obiettivo Lulucf - Land Use, Land use Change and Forestry) fissato per l'Italia a circa 35 milioni di tonnellate. Problematico, invece, l'obiettivo dell'Effort Sharing di ridurre le altre emissioni (trasporti, riscaldamenti, agricoltura, piccola industria, ecc...) del 43,7% rispetto al 2005. Gli scenari Ispra indicano una riduzione del 30% al 2030 per quello a politiche correnti e -41% con politiche aggiuntive Pniec.