(Adnkronos) - "Sono molto addolorato per la scomparsa di Gianni Battistoni. È morto un pezzo di storia del commercio romano", così, all'Adnkronos Giorgio Sermoneta, fondatore del marchio Sermoneta gloves, che negli anni '60 ha aperto il suo primo store in Piazza di Spagna. "Con Gianni Battistoni si chiude un'epoca di stile ed eleganza", è invece il commento di Stefano Dominella, presidente della maison Gattinoni. "La sua boutique in via Condotti - ha detto all'Adnkronos - era un punto di riferimento per la città, un salotto dell'upper class per chi cercava capi raffinati e griffati. Un salotto anche per alcuni rappresentanti delle istituzioni e politici che si riunivano a pochi passi da piazza di Spagna, non solo per parlare di abiti, ma anche per discutere e confrontarsi per prendere decisioni importanti per il Paese". "Come presidente dell'Associazione Via Condotti - prosegue Dominella - aveva fatto moltissimo per la città di Roma e soprattutto per quella storica via a cui aveva dato lustro con iniziative che promuovevano sempre con intelligenza, curiosità e garbo il nostro made in Italy". Anche Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, ha voluto ricordare Gianni Battistoni. "Provo profondo dolore - ha dichiarato - per la scomparsa di Gianni Battistoni, un caro amico con il quale negli ultimi anni ho condiviso il percorso di impegno civico. È stato un indiscusso protagonista dell’imprenditoria romana. Ha dimostrato un amore infinito verso la nostra città: l’ha vista cambiare dai tempi della Dolce Vita a oggi e ne è rimasto sempre innamorato. È stato un’eccellenza italiana, che ha reso grande l’immagine di Roma in tutto il mondo, tanto che la celebre maison Battistoni viene anche portata ad esempio nel film americano 'Il talento di Mr Ripley'. Roma ha il dovere di custodire e di tramandare la sua eredità: a Gianni renderemo il giusto omaggio della città. Un grande abbraccio alla famiglia". "Ci lascia un rappresentante della nostra città, adorava Roma, ma soprattutto la sua via Condotti. E' stato uno straordinario presidente dell'Associazione via Condotti che ha saputo sempre gestire impartendo consigli e suggerimenti. A Gianni Battistoni devo la 'nomina' alla guida dell'Associazione Via Borgognona. Da lui ho imparato molto, soprattutto la passione per Roma. Una città unica al mondo, non da difendere, ma semplicemente da rispettare", ha dichiarato all'Adnkronos Anna Fendi. "La morte di Gianni Battistoni è una notizia molto triste per Roma" dice il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri. "Ci mancheranno il suo innato spirito imprenditoriale, il suo amore per la città e il tenace impegno civile per la difesa e il decoro del centro storico. L’abbraccio mio personale e di tutta l’amministrazione va alla famiglia e ai suoi cari". La scomparsa di Gianni Battistoni, dice all'Adnkronos Viviana Piccirilli Di Capua, dell'Associazione Abitanti Centro Storico Roma, "lascia un vuoto nel cuore di Roma". "Uno degli ultimi rappresentanti di un commercio che ormai sta scomparendo. Guidato dall'amore per la città, è stato un uomo molto determinato nel condurre le sue battaglie per salvaguardare il decoro del centro storico. Avevamo visioni diverse ma miravano allo stesso obiettivo: il bene di Roma". "Voci diverse, ma strade parallele: entrambi abbiamo cercato, sollecitando gli amministratori a fare sempre meglio, di dare il nostro contributo per rendere più decorosa questa nostra città", conclude.
(Adnkronos) - Conferme e new entries nel neocostituito Cda di 1000 Miglia Srl, nominato dal consiglio direttivo dell’Automobile Club Brescia presieduto dal numero uno dell’Ente, Aldo Bonomi. Il consiglio di amministrazione uscente, composto da Beatrice Saottini (presidente) e dai consiglieri Maurizio Arrivabene, Alice Mangiavini, Matteo Marzotto e Alberto Piantoni (nella duplice veste di amministratore delegato della società), ha quindi concluso il proprio mandato durante il quale le politiche di marketing e promozione hanno beneficiato di forte impulso e caratterizzato il periodo di gestione, consentendo al marchio 1000 Miglia di consolidare ed espandere il proprio raggio d’azione e la propria notorietà sia a livello locale che nazionale e internazionale. Fulvio D’Alvia e Galeazzo Pecori Giraldi, professionisti di comprovata esperienza e indiscutibile visione manageriale, subentreranno ad Alberto Piantoni e Maurizio Arrivabene, e siederanno da oggi nel nuovo Cda della società a fianco dei confermati Beatrice Saottini (che mantiene il ruolo di Presidente), Alice Mangiavini e Matteo Marzotto. "Voglio innanzitutto esprimere un sincero ringraziamento ad Alberto Piantoni e Maurizio Arrivabene che nel corso di questi anni hanno contribuito allo sviluppo del marchio e fornito un supporto importante alla crescita e alla gestione della nostra organizzazione", le parole di Aldo Bonomi "e desidero accogliere Fulvio D’Alvia e Galeazzo Pecori Giraldi con i migliori auguri di buon lavoro. Sono certo che troveranno negli altri membri del Board e in tutta l’organizzazione di 1000 Miglia Srl un valido supporto per poter rendere ancora più performanti e competitivi il Team e l’Azienda”. Fulvio D’Alvia, nuovo ad della Società, dopo un’iniziale esperienza presso il Ministero dei Trasporti, proviene da un percorso ultratrentennale nel Sistema Confindustria, dove ha ricoperto nel tempo incarichi dirigenziali in diversi settori e con responsabilità crescenti. Una lunga esperienza portata ora in 1000 Miglia per contribuire a consolidare gli importanti traguardi conseguiti dalla società e sviluppare nuove iniziative progettuali. Galeazzo Pecori Giraldi, esperto di Diritto Internazionale e Business Economics, è stato per oltre vent’anni ad di Morgan Stanley Italia e Svizzera e vice presidente di Morgan Stanley Europe prima di dedicarsi allo sviluppo delle attività di investment banking internazionali, delle relazioni con i principali clienti istituzionali e con le più importanti holding familiari di Europa e Medio Oriente.
(Adnkronos) - Il settore delle energie rinnovabili sta vivendo una crescita esponenziale e rappresenta una leva determinante per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e garantire un futuro sostenibile. Al rapido sviluppo del comparto corrisponde un aumento significativo dei lavoratori coinvolti nella realizzazione degli impianti. Secondo l’ultimo rapporto diffuso da Irena (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili), dal 2022 al 2023 il numero dei lavoratori coinvolti nello sviluppo di impianti eolici e fotovoltaici è aumentato di circa il 20%, passando da oltre 13 milioni a oltre 16 milioni. E’ in questo contesto che Engie, player di riferimento nella decarbonizzazione e nell’efficienza energetica, ha organizzato 'Together for safety', una giornata di confronto con associazioni e operatori del mercato energetico, volta a sensibilizzare gli attori coinvolti sul fondamentale tema della sicurezza sul lavoro. All’evento hanno preso parte aziende quali Terna, Vestas, Comal, Saet, Impresa Manca, Tresun e Anev. “In Engie siamo impegnati ogni giorno a migliorare le nostre practice e a diffondere la cultura della sicurezza tra tutti i nostri lavoratori e collaboratori: per noi è una priorità assoluta - spiega Monica Iacono, Ceo di Engie Italia - Tutte le nostre strategie di sviluppo si fondano sull’obiettivo di avere zero incidenti gravi o mortali. E’ un processo di miglioramento continuo: negli ultimi sette anni il Gruppo ha dimezzato il tasso di frequenza degli infortuni, un trend positivo a cui assistiamo anche in Italia”. Il gruppo Engie conta, a livello mondiale, una capacità installata di oltre 42 GW e mira a raggiungere 50 GW nel 2025 e 80 GW nel 2030. In Italia, con un portafoglio di 560 MW composto da 397 MW di parchi eolici, 121 MW di parchi fotovoltaici e circa 43 MW di impianti storage, Engie punta a rafforzare ulteriormente la sua presenza sul territorio nazionale, con obiettivi ambiziosi. “In Italia, il Pniec (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) prevede 65 GW di nuova capacità rinnovabile al 2030 e, ipotizzando una taglia media di impianto di energia rinnovabile (eolico o fotovoltaico) di 30 MW, occorreranno oltre 2.160 cantieri e circa 65mila ore per lavoratore per ogni cantiere. Sono quindi stimate 140 milioni di ore-uomo, con un tasso di frequenza di incidenti destinato a salire - afferma Samuel Renard, Managing Director Renewables di Engie Italia - Engie sta portando avanti un programma di promozione della cultura della sicurezza, che coinvolge tutti, partendo dai manager fino ad arrivare alle persone operative sul campo. Soltanto lo scorso anno, in Italia, sono state dedicate 8mila ore di formazione a 300 manager”. Engie ha ideato Eosc (Engie One Safety Culture), progetto globale volto a trasformare l’approccio culturale alla sicurezza all’interno dell’azienda attraverso investimenti in formazione e coaching. Eosc vede coinvolte tutte le figure manageriali di Engie (oltre 800 manager, di cui 300 in Italia) e ha l’obiettivo di rafforzare il controllo dei rischi sui posti di lavoro attraverso una serie di azioni di gestione della sicurezza finalizzate a ridurre al minimo i rischi. Il Gruppo, attraverso Eosc, intende rafforzare la cultura della sicurezza, la tutela dell’operatività attuale e futura e della capacità di costruire asset energetici sostenibili.