(Adnkronos) - Non c'è dubbio che 'Baby Reindeer' sia stato il successo televisivo più inaspettato di questa stagione. Senza aver ricevuto una spinta pubblicitaria e senza avere volti noti su cui fare leva, questa piccola miniserie britannica è diventata un successo mondiale grazie al passaparola. Dopo l'apprezzamento del pubblico internazionale arrivano i più importanti della televisione: sei Emmy Awards per la miglior serie limitata o antologica, la miglior sceneggiatura e il miglior attore protagonista (tutti andati a Richard Gadd, che ha scritto, prodotto e interpretato la miniserie), per la miglior attrice non protagonista a Jessica Gunning, per il miglior montaggio e per il miglior casting. Nel ritirare il premio come Miglior sceneggiatore in una miniserie, Gadd ha tenuto un discorso commovente, con cui ha tentato di ispirare chi al momento sente di aver toccato il fondo e pensa che sia impossibile risalire. "Dieci anni fa ero a pezzi e non pensavo che sarei mai riuscito a rimettere insieme la mia vita e rimediare a ciò che mi era capitato. Oggi sono qui con uno dei più importanti premi per la scrittura televisiva", ha detto sul palco. "Non voglio sembrare arrogante, ma voglio essere di incoraggiamento - ha spiegato - per tutte le persone che stanno affrontando un momento difficile. Perseverate, niente dura per sempre. Non importa quanto si mette male, poi va sempre meglio. Se stai soffrendo vai avanti, ti assicuro che le cose miglioreranno".
(Adnkronos) - Fa l’imprenditore nella zona dell’empolese e ogni giorno da qualche mese si alza all’alba per salire sul trattore, dare il ramato e coltivare la vite. Lui è Ritano Baragli, si alza ogni giorno alle 6 del mattino e negli ultimi anni ha dovuto fare anche il trattorista, non essendo riuscito a trovare nessuna persona in grado di ricoprire quel ruolo professionale. Baragli guida Valvirginio - Cantina Sociale Colli Fiorentini, gruppo vitivinicolo che si trova a Montespertoli ed è una dei principali produttori di vino Chianti al mondo. Con alle spalle una storia di oltre 50 anni, Valvirginio oggi riunisce 350 famiglie e 850 aziende, che conservano e tutelano circa 1500 ettari del paesaggio toscano. “Quest’estate i trenta ettari della nostra vigna li ho trattati tutti io - spiega Baragli - ma il problema è di sistema: in agricoltura manca manodopera, trovare persone è sempre più difficile ed è ancor più difficile trovare manodopera qualificata. Infatti per fare il trattorista non basta saper guidare il trattore, ma è necessaria anche una conoscenza del territorio e del mestiere per non fare danni nei campi”. “Per curare la terra ci vogliono passione e sacrificio, e purtroppo gli italiani non vogliono più fare questi lavori - continua Baragli -. Ogni anno mancano sempre più lavoratori, non sarà facile andare avanti così. Inoltre c’è un problema di burocrazia, che è troppa e troppo complicata: gli imprenditori sono costretti a passare il tempo a riempire scartoffie”.
(Adnkronos) - "L’industria italiana del Gpl e Gnl condivide pienamente la preoccupazione per il futuro dell’industria automotive espressa dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, intervenuto ieri al Workshop Teha all’interno del 50esimo Forum Ambrosetti di Cernobbio". Ad affermarlo in una nota è Matteo Cimenti presidente di Assogasliquidi-Federchimica. "Assogasliquidi-Federchimica - sottolinea Cimenti - sostiene pienamente l’iniziativa di presentare già il prossimo 25 settembre, in occasione del vertice convocato dalla presidenza ungherese, una proposta del governo italiano per anticipare al 2025 la revisione sullo stop alla produzione di veicoli endotermici al 2035. Abbiamo sempre considerato sbagliato, da parte dell’Ue, puntare su di un unico vettore per il futuro e imporre per legge il divieto di produzione delle auto a motore endotermico". Oggi, conclude, "stiamo vivendo un’emergenza che comincia ad avere effetti sociali notevoli. Ha ragione il ministro Urso: non è possibile attendere il 2026 per effettuare una revisione di questa strategia che sta producendo effetti negativi per l’Europa. La revisione del bando ridarebbe slancio ad un settore vitale dell’economia europea e consentirebbe all’industria di investire in ricerca".