INFORMAZIONIINPDAP Ufficio Provinciale di Cosenza Pubblica Amministrazione Locale Ruolo: Responsabile Urp Area: Informazione, Giornalismo e URP Antonietta Aiello |
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(Adnkronos) - Nella sua ultima Roma, Claudio Ranieri aveva Daniele De Rossi, Edin Dzeko e l'astro nascente Nicolò Zaniolo. Oggi a Trigoria, al via della sua terza avventura da allenatore sulla panchina giallorossa, il tecnico testaccino ritroverà Lorenzo Pellegrini, Stephan El Shaarawy e Bryan Cristante. Il suo (secondo) addio, nel 2019, coincise con il ritiro di De Rossi e l'avvento, pochi mesi dopo, dei Friedkin. Oggi la proprietà americana è nell'occhio del ciclone per alcune scelte giudicate incomprensibili, tra cui proprio quella di aver esonerato, dopo sole quattro partite dall'inizio della stagione, De Rossi. Claudio Ranieri torna, insomma, in un ambiente che conosce molto bene per spegnere un incendio che rischia di degenerare. I tifosi sono in aperta contestazione con squadra e dirigenza, alcuni giocatori stanno vivendo una vera e propria involuzione sia tecnica che tattica, molti nuovi acquisti non riescono a esprimersi e la classifica recita -12 dalla zona Champions, ma anche +4 su quella retrocessione. Sebbene lo spettro della Serie B, considerata la qualità della rosa, non sembri reale, Ranieri è chiamato a risollevare morale e classifica per scongiurare guai peggiori e provare a raggiungere l'Europa, obiettivo minimo stagionale. Nella sua ultima avventura in Serie A, alla guida del Cagliari, Ranieri ha giocato con un 4-2-3-1. In carriera però l'ex allenatore, tra le altre, di Juventus e Leicester ha variato molto moduli e sistemi di gioco, adattandosi agli interpreti a disposizione. Raramente ha rinunciato alla difesa a 4, ma è probabile che, con i difensori a disposizione, riparta con la linea a tre vista con Juric, seppur con titolari diversi. Uno, su tutti: Mats Hummels. Quello che fin qui era un vero e proprio caso potrebbe finalmente giocare dal 1' con la Roma, dopo aver raccolto solamente 27 minuti nella debacle di Firenze, conditi con un autogol. Insieme a lui potrebbero esserci Mancini e Ndicka, che potrebbe anche giocare da centrale nella difesa a tre al posto dell'ex Borussia Dortmund, con l'inserimento di Hermoso sul centrosinistra. In caso di linea a quattro invece probabile lo spostamento di Mancini sulla fascia destra, con Ndicka e uno tra Hummels e l'ex Atletico Madrid al centro, mentre Angelino tornerebbe ad agire sulla fascia sinistra. Aggiustare la dfesa sarà il primo e fondamentale compito di Ranieri, le cui squadre hanno spesso fatto della fase difensiva la propria forza. Altra parola chiave sarà 'equilibrio', ecco perché Sir Claudio continuerà ad affidarsi alle geometrie di Cristante e ai muscoli di Koné, accompagnandoli alla qualità nel palleggio di Le Fée o Pellegrini. Proprio la posizione del capitano della Roma sarà fondamentale: Lorenzo può agire sia come mezzala che come trequartista, ma il primo obiettivo di Ranieri sarà quello di recuperarlo da un punto di vista psicologico, ridandogli quella fiducia che gli è mancata nell'ultimo periodo. Pochi dubbi davanti, con Dovbyk che rimarrà il centravanti titolare e sarà affiancato da Dybala, altro patrimonio giallorosso che, tra infortuni e la grana rinnovo, Ranieri dovrà cercare di recuperare. Avrà più spazio sicuramente El Shaarawy, reduce dalla doppietta con il Bologna e da sempre pupillo di Ranieri, mentre un aiuto potrà arrivare anche dal rientro di Alexis Saelemaekers, alle prese con un brutto infortunio. Il belga è un giocatore molto duttile e intelligente tatticamente, da utilizzare sia nel reparto avanzato che a tutta fascia in caso di difesa a tre. Roma (3-5-2): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Celik, Koné, Cristante, Pellegrini, Angelino; Dybala, Dvbyk. All. Ranieri
(Adnkronos) - È stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi con decorrenza primo gennaio 2025 - 31 dicembre 2027. Il rinnovo del contratto prevede interventi su molte tematiche, tra cui l’ampliamento della definizione di dirigente, il miglioramento degli aspetti retributivi, il rafforzamento del sistema di welfare bilaterale con particolare attenzione alla parità di genere. La definizione di dirigente è stata ampliata al fine di recepire quanto già accade nelle imprese e comprendere anche le figure professionali di più elevata qualificazione e di esperienza tecnico professionale che realizzano in piena autonomia gli obiettivi dell’impresa. Per gli aspetti retributivi, sono stati elevati i valori del trattamento minimo complessivo di garanzia (tmcg) a 80 mila euro per l’anno 2025 e a 85 mila euro dal 2026. A copertura dell’anno 2024 è stato previsto un importo 'una tantum' pari al 6% del trattamento economico annuo lordo per i dirigenti che non abbiano percepito aumenti retributivi o compensi di altra natura dal gennaio 2019 (entro il limite di reddito di 100 mila euro). Inoltre, è stata resa obbligatoria per tutti l’adozione di sistemi di retribuzione variabile collegati ad indici o risultati, il cosiddetto mbo, nell’ottica di orientare sempre più la prestazione dei dirigenti verso il raggiungimento di specifici obiettivi dell’impresa. Il sistema di welfare bilaterale è stato valorizzato: in materia di previdenza complementare, il contratto è intervenuto sulla distribuzione delle quote di contribuzione al fondo Previndai con un aumento della quota minima a carico dell’impresa e un conseguente alleggerimento di quella a carico del dirigente. È stato riconfermato il ruolo determinante del Fasi e della sanità integrativa. Inoltre sono state definite le funzioni di Fondirigenti a cui vengono attribuite anche le politiche attive del lavoro, mentre a 4.Manager viene affidata la promozione della cultura di impresa. In materia di parità di genere, il contratto ha riservato una particolare attenzione al tema delle pari opportunità e dell’equità retributiva; un apposito articolo è dedicato alla tutela e al sostegno della maternità, della paternità e della genitorialità condivisa, consapevoli della valenza strategica per le imprese di operare secondo modelli organizzativi inclusivi. “Firmiamo oggi il contratto dei dirigenti nella convinzione che le imprese debbano crescere dimensionalmente e culturalmente avvalendosi dell’apporto fondamentale del management”, dichiara Maurizio Marchesini, vice presidente di Confindustria per il lavoro e le relazioni industriali. “Questo contratto compie un deciso passo avanti per accompagnare le imprese verso le transizioni: abbiamo aggiornato la figura del dirigente e consolidato il sistema di welfare. Il contratto rafforza la competitività dell’impresa attraverso temi importanti come la parità di genere e normalizzando l’idea che la retribuzione del dirigente debba essere commisurata ai risultati”. “Da oggi la categoria manageriale può fare affidamento su un contratto nuovo, moderno, adeguato all’evoluzione della figura manageriale, in modo da ricomprendervi le professionalità di più alta qualificazione'', dichiara il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla. ''Un contratto più forte, con maggiori tutele, con un crescente riconoscimento economico che, in definitiva, stringe il patto tra manager e imprese come elemento essenziale per la crescita del Paese”.
(Adnkronos) - “Le ottime performance economico-finanziarie ottenute nei primi nove mesi del 2024 hanno consentito di procedere più speditamente negli investimenti previsti dal nostro Piano. I risultati di questo terzo trimestre confermano ulteriormente la consistenza della nostra strategia: abbiamo raggiunto un utile netto mai realizzato prima di oltre 700 milioni di euro, superando quanto registrato in tutto il 2023". Lo afferma l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, commentando i risultati relativi ai primi 9 mesi del 2024. “Con questi risultati - aggiunge l'ad - abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un Ebitda atteso tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 0,80 e 0,82 miliardi di euro. Si tratta di obiettivi importanti che ci consentono di sostenere la competitività e accelerare nel percorso intrapreso per lo sviluppo di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese”. La sostenibilità del debito di A2a è “invidiabile”. Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed Ebitda rolling si attesta a 1,7. “Alla fine dell’anno paghiamo all’Enel l’acquisizione della loro rete. Il fatto di arrivare con un’ottima posizione finanziaria ci rende sereni” ha spiegato l’ad, in merito alla vendita della rete di distribuzione di Milano e Brescia da Enel ad A2a per 1,2 miliardi di euro. "Il passaggio della rete acquisità avverrà il 31 dicembre" ha poi aggiunto. La posizione finanziaria netta è pari a 4,01 miliardi di euro. Escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro del periodo e dell’emissione del bond ibrido, la Pfn si attesta a 4.688 milioni di euro grazie a un flusso di cassa operativo che ha garantito la copertura di investimenti e dividendi.