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(Adnkronos) - Paulina Brandberg, ministra svedese per l'Uguaglianza di genere, soffrirebbe di una forte fobia delle banane. Lo rivela il tabloid svedese Expressen, che avrebbe ottenuto diverse e-mail in cui lo staff dell'esponente del governo richiede espressamente di rimuovere i frutti gialli da tutti i luoghi visitati in via ufficiale dall’esponente del governo. In una e-mail scritta al presidente del parlamento svedese Andreas Norlén, lo staff di Brandberg aveva chiesto che non ci fosse "nessuna traccia di banane" negli spazi adibiti a una riunione a cui la ministra avrebbe partecipato. Rispondendo positivamente alla richiesta, lo staff dell'interlocutore aveva ironizzato: "Probabilmente ci sarà una torta per il caffè e ci assicureremo che non contenga banane". "Paulina Brandberg ha una forte allergia alle banane, quindi sarebbe gradito che non ci fossero banane nelle aree in cui soggiornerà", si legge in una delle e-mail del ministero indirizzate all'Agenzia giudiziaria norvegese in vista di un pranzo di lavoro. "Non sono ammesse banane nei locali", si specifica in un'altra e-mail inviata a un consiglio amministrativo di contea. La stessa Brandberg aveva già ammesso di avere la fobia delle banane in diversi post su X nel 2020, cancellati dopo l'emergere della notizia ma salvati dagli utenti. "È una specie di allergia, si potrebbe dire", ha dichiarato la ministra a Expressen, spiegando in un messaggio successivo che si fa "aiutare da un professionista".
(Adnkronos) - “L’Inps rappresenta un unicum nel panorama globale dei servizi socioassistenziali e previdenziali e per questo è considerato un punto di riferimento nell’Unione europea''. Lo afferma il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, oggi a Bruxelles, alla presentazione del XXIII rapporto annuale dell’Istituto al parlamento europeo, nel corso del convegno 'Il welfare italiano nella prospettiva europea. ''Negli ultimi cinque anni con le misure e prestazioni per i lavoratori, la famiglia, le imprese ha contribuito in maniera determinante al sostegno del mercato del lavoro'', aggiunge. ''Intendiamo rafforzare il ruolo dell'Istituto come hub del welfare a servizio del Paese, promuovendo il passaggio al welfare generativo basato sulla personalizzazione delle prestazioni in base alle reali esigenze dei cittadini'', assicura il presidente. ''L’obiettivo per i prossimi anni è rendere l’Istituto sempre più vicino ai cittadini grazie anche all’impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dell’Intelligenza Artificiale”. “Per avere un sistema previdenziale solido, occorre allargare la base occupazione e, in particolare, offrire ai giovani opportunità di lavoro regolare, riducendo i tempi di transizione sia dal sistema di istruzione e formazione al lavoro, che da una occupazione all’altra, con adeguate misure di politiche attive. Per avvicinare i giovani al mondo della previdenza, la nuova Governance dell’INPS ha messo a punto un progetto di informazione e educazione previdenziale con incontri nelle scuole e università. Vogliamo aiutare i giovani nella costruzione del proprio 'salvadanaio previdenziale'”, prosegue Fava. L'Inps potrebbe aprire un proprio "punto" a Bruxelles, capitale del Belgio, dove vive una numerosa comunità di espatriati che devono talora affrontare difficoltà per quanto riguarda la pensione, a causa del peculiare regime previdenziale belga, per alcuni aspetti più vantaggioso di quello italiano. Lo afferma il presidente dell'ente previdenziale Gabriele Fava, parlando con la stampa a margine della presentazione su invito del capodelegazione del M5S Pasquale Tridico. "Ai fini della semplificazione globale valuteremo con grande piacere la possibilità di aprire un punto Inps qui - dice Fava - utile e fruibile a tutti, perché sappiamo e siamo ben consapevoli di tutte le posizioni previdenziali frazionate. E' importante dare certezze: oggi viviamo nella mobilità globale, quindi è importante, da questo punto di vista, rispondere efficacemente a questa domanda", conclude.
(Adnkronos) - "Abbiamo aggiornato i numeri delle wave precedenti in questo terzo rapporto, in particolare l’aspetto delle modifiche che vengono ad impattare l’agricoltura dal punto di vista dei cambiamenti climatici". A dirlo Paolo Tassani, presidente di Agrofarma-Federchimica, durante la presentazione del report dell’Osservatorio Agrofarma presso Palazzo Ripetta a Roma. "Il 2023 e 2024 - ha spiegato - sono stati anni molto particolari dal punto di vista climatico, le piante, come organismi viventi, hanno subito lo stesso impatto che abbiamo subito noi uomini. Di conseguenza l’industria si è attivata per mettere a disposizione soluzioni che permettano alle piante di rispondere in maniera adeguata a questi stress esattamente come accade per gli altri organismi viventi". "Dovremmo adeguarci - ha aggiunto - ad una consuetudine di cambiamento e a leggere in maniera rapida questi avvenimenti, utilizzare in maniera importante le previsioni e adottare le misure di mitigazione come l’utilizzo di sostanze che assumono una funzione antistress come protezione dal calore, protezione dall’accesso o mancanza di acqua. Così come l’innovazione nella messa a punto degli agrofarmaci, si parla di investimenti per 10 miliardi di euro nell’industria entro il 2030, perché i cambiamenti climatici si portano anche un cambiamento delle avversità che vanno a colpire le piante. Un po’ il gioco del ladro e della guardia in cui dobbiamo mettere in atto sempre nuove strategie per prevenire che i furti di produzione avvengano”.