(Adnkronos) - "Abbiamo assistito alla presentazione di uno studio che conferma ciò che osserviamo quotidianamente: la popolazione italiana sta diminuendo costantemente e la natalità è finalmente diventata un tema centrale anche per la politica. Ci sono investimenti legislativi ed economici, ma manca ancora un impegno concreto verso le coppie infertili. In Italia, circa il 15% della popolazione in età fertile ha problemi di fertilità. Favorire l’accesso equo alla Procreazione medicalmente assistita (Pma) non è solo un atto di giustizia sociale, ma un investimento reale nella natalità. Queste coppie non devono essere incentivate a fare figli: lo desiderano già. Aumentare gli accessi alla Pma significa, non solo un progresso demografico, ma garantire anche un ritorno economico, evitando il rischio che un giorno il Paese non riesca più nemmeno a pagare le pensioni". Così Rocco Rago, direttore dipartimento Materno Infantile e della Salute della Donna Asl Roma 2, direttore del Centro di Pma regionale dell'Ospedale Sandro Pertini, intervenuto all'incontro 'Denatalità e sostenibilità del sistema di welfare', presso la Galleria del Cembalo a Roma realizzato con la segreteria organizzativa di Cencora Pharmalex in collaborazione con Spher-Social and Public Health Economic Research e il contributo non condizionato di Organon. "Purtroppo restano forti disparità - sottolinea Rago - Molte coppie sono costrette a rivolgersi al privato, e prestazioni importanti come la diagnosi genetica preimpianto, pur essendo previste dalla normativa, non sono ancora inserite nei Lea. Non si tratta di estendere a tutti queste tecniche, ma di garantirle almeno nei casi in cui il rischio di trasmissione di patologie genetiche è certo. Questo - conclude - significa anche risparmiare risorse pubbliche nel lungo periodo, offrendo a quelle famiglie un figlio sano e riducendo i costi di assistenza sanitaria".
(Adnkronos) - “Essere ingegnere mi ha aiutato ad organizzare la mia attività da attrice comica. Sapevo come fare un business plan delle attività che volevo fare, la logistica è stata fondamentale perché organizzavo da sola i primi tour. Faccio convivere i vari lavori, gli eventi aziendali, la parte creativa delle pubblicità. Tutte cose in cui l’organizzazione conta parecchio”. Sono le parole di Giorgia Fumo, ingegnere e improvvisatrice teatrale, intervenuta all’assemblea ordinaria dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, tenutasi presso la sede dell’Ordine di Palazzo Montedoria a Milano. Nel suo discorso Giorgia Fumo ha spiegato le difficoltà di far coesistere il ruolo di ingegnere con una carriera teatrale: “Ho abbandonato molte attività che ipoteticamente dovrebbero spettarmi perché sono lontano da casa molti giorni per fare il mio tour. La comicità non ha difficoltà ulteriori rispetto a quelle che avevo riscontrato nell'ingegneria, non sono settori così diversi. Ho incontrato colleghi gentilissimi che apprezzano il tuo valore e altri che, in quanto donna, ti vedono nel campionato di serie B. Grazie ai social, però, sono contatto con il pubblico e sono loro a scegliere”.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".