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(Adnkronos) - La recente faida social tra Fedez e Tony Effe, costellata di frecciatine, attacchi personali e risposte al vetriolo, offre lo spunto per analizzare un fenomeno tipico della cultura hip hop: il dissing. Il termine 'dissing' deriva dalla contrazione dell'inglese 'disrespecting' (mancare di rispetto) e consiste in un botta e risposta a colpi di rime, spesso aggressivo e provocatorio, attraverso cui gli artisti si sfidano a suon di insulti e attacchi personali. Nato negli Stati Uniti negli anni '80, il dissing si inserisce nel contesto delle 'battle rap', competizioni freestyle in cui i rapper si sfidano a colpi di rime improvvisate. In questo contesto, il dissing rappresentava uno strumento per affermare la propria superiorità artistica e sminuire l'avversario. Con il tempo, il dissing ha travalicato i confini delle battle rap, diventando un vero e proprio genere musicale. Oggi, i dissing non si limitano alle canzoni, ma si consumano anche sui social media, amplificando la portata e la velocità di propagazione degli attacchi. Tra i dissing italiani più famosi ricordiamo: Kaos One vs Jovanotti (1996); Miss Simpatia vs Fabri Fibra (2007); Inoki vs Gué Pequeno (2012) e Vacca vs Fabri Fibra (2013), solo per citarne alcuni.
(Adnkronos) - Centocinquanta nuove risorse da inserire nel proprio staff. Le ricerca Cinecittà World. Il prossimo 28 settembre nel Parco divertimenti del cinema e della Tv di Roma si terrà il 'Job Talent Day', un'intera giornata dedicata alla selezione di figure professionali pronte a unirsi alla squadra in vista dell'attesissimo periodo di Halloween e delle attività annuali. "Lavorare in un parco divertimenti -spiega ad Adnkronos/Labitalia Stefano Cigarini, amministratore delegato Cinecittà World- è una vera scuola di vita professionale. A Cinecittà World i nostri dipendenti si confrontano ogni giorno con il pubblico, gestiscono situazioni e relazioni complesse, imparano il lavoro di squadra, sviluppano competenze trasversali, indispensabili per qualunque carriera futura. È un’ottima scuola per i giovani alle prime esperienze. Noi investiamo nella crescita dei talenti, molti dei nostri manager di prima linea infatti arrivano da ruoli operativi. E poi lavorare in un parco significa lavorare…divertendosi!”. Tra le figure ricercate, spiccano i figuranti che avranno il compito di interpretare zombie terrificanti e creature mostruose, dando vita a un'atmosfera da brivido durante il mese di Halloween più lungo d’Italia, che avrà inizio il 5 ottobre. Ma le opportunità non finiscono qui: Cinecittà World cerca anche addetti alla ristorazione, addetti alle attrazioni, addetti alle pulizie, steward, artisti per il cast resident (cantanti e ballerini/e), addetti alle vendite, addetti alla biglietteria e addetti al truccabimbi. E ancora: tecnici audio, video e luci, responsabili della manutenzione, manutentori elettronici, elettricisti e addetti alla reception e alla control room. L’offerta di lavoro è rivolta a tutti, senza limiti di età. Sono benvenuti i giovani alla ricerca della prima occupazione, studenti che desiderano lavorare nei fine settimana, e chiunque voglia unire il piacere del divertimento a un’esperienza lavorativa. Cinecittà World offre un ambiente stimolante e dinamico, dove ogni collaboratore può crescere professionalmente con l’obiettivo di garantire un elevato standard di qualità nel servizio offerto a oltre mezzo milione di visitatori che ogni anno visitano il parco. Per candidarsi, è necessario inviare il proprio curriculum vitae entro il 22 settembre tramite la sezione 'Lavora con noi' del sito ufficiale di Cinecittà World: https://www.cinecittaworld.it/it/info/lavora-con-noi I candidati selezionati riceveranno un'email con l'invito a partecipare al Job Talent Day del 28 settembre, durante il quale avranno l’opportunità di sostenere un colloquio conoscitivo con il team risorse umane. Inoltre, potranno trascorrere il resto della giornata a Cinecittà World, osservando da vicino l’organizzazione e la gestione di un'intera giornata nel Parco.
(Adnkronos) - Rifiuti abbandonati nei parchi urbani, una piaga che non si ferma. Secondo i dati della nuova indagine di Legambiente Park Litter, nel 2024 sono stati 20.757 i rifiuti raccolti e catalogati dai volontari nei 42 transetti eseguiti in 35 parchi urbani in 12 città: Ancona, Bari, Caltanissetta, Codigoro (FE), Firenze, Milano, Moncalieri (TO), Napoli, Perugia, Pineto (TE), Roma, Torino. Circa 5 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Tra i rifiuti più trovati si confermano al primo posto i mozziconi di sigaretta (11.077, il 53%), seguiti da tappi di bottiglia/barattoli e dalle linguette di lattine (1.436, il 7%). A segnalarlo l'associazione in vista dell'avvio ufficiale della 32esima edizione di Puliamo il Mondo (dal 20 al 22 settembre), la storica campagna di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente per ripulire dai rifiuti abbandonati aree verdi, strade, piazze, sponde di fiumi e spiagge. Migliaia gli eventi in programma dal nord al Sud del Paese e che anche quest’anno avranno come protagonisti cittadini di tutte le età, studenti, amministrazioni e aziende, impegnati per fare un gesto concreto per l’ambiente. Ad aprire il weekend di Puliamo il Mondo sarà domani 18 settembre, alle 10:30, l’anteprima organizzata a Napoli presso piazza Garibaldi. Un luogo simbolico, altamente frequentato, protagonista di un progetto di rigenerazione urbana e sociale che vedrà all’azione, muniti di guanti e sacchetti, i volontari e le volontarie di Legambiente e di 13 associazioni di volontariato aderenti all’iniziativa: Croce Rossa Italiana, Caritas, Dedalus cooperativa sociale, Erasmus Student Network, Azione Cattolica, i segni dei tempi, Un Ponte Per, Agesci, Focsiv, Centro Astalli, la comunità palestinese, Action Aid, Libera. Tutte insieme unite anche per lanciare un messaggio di pace. Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono riconducibili per il 74% ai polimeri artificiali (plastiche) per un totale di 15.452 rifiuti, per l’8,6% al metallo (1.787 rifiuti), l'8% a carta e cartone (1.603), il 6% a vetro e ceramica (1.154), il 4% ad altre tipologie di rifiuti. Segnala Legambiente: "La categoria 'altri oggetti in plastica identificabili ma non in lista' è costituita da coriandoli (1.101, il 5% del totale dei rifiuti), oggetti che si usano per festeggiare ma che si diffondono molto facilmente nell’ambiente, anche trasportati dal vento". Legambiente, inoltre, sottolinea che le principali zone di accumulo dei rifiuti nei parchi urbani restano perlopiù sotto o nelle vicinanze di panchine e tavoli da picnic e dei cestini. Il vento resta la principale causa della dispersione dei rifiuti nell’ambiente, unita al fatto che spesso i cestini sono privi di copertura. Solo in 19 transetti su 42 (46,3%) Legambiente ha trovato questa caratteristica utile a prevenire la dispersione di materiale. Rifiuti che, spesso, attraverso tombini e canali di scolo dai parchi urbani arrivano fino al mare. “In Italia non si arresta la piaga dei rifiuti abbandonati - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - Da 32 anni, con Puliamo il mondo, promuoviamo l’informazione e la sensibilizzazione sul tema dei rifiuti abbandonati e dispersi promuovendo strumenti e soluzioni per ridurne sempre di più la presenza e organizzando iniziative di cittadinanza attiva in difesa dell’ambiente, restituendo, grazie alle volontarie e ai volontari, alla comunità luoghi più puliti, accoglienti e anche più inclusivi. Infatti, con il motto 'Per un clima di pace', la campagna vuole farsi promotrice e sostenitrice di una società che promuove la pace e l’inclusione, secondo il principio che è cittadino di un luogo chi se ne prende cura, attraverso il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di pregiudizio, violenza, di odio e discriminazione. Vi aspettiamo questo weekend, insieme possiamo fare la differenza".