INFORMAZIONIAgenzia del Territorio - Uff. Provinciale di Latina Pubblica Amministrazione Locale Ruolo: Responsabile Urp Area: Informazione, Giornalismo e URP Angelantonio Aiello |
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(Adnkronos) - Consolidate evidenze scientifiche dimostrano la correlazione diretta tra stile di vita e insorgenza, o aggravamento, di patologie oculari degenerative come la Dmle, degenerazione maculare legata all'età, degenerazione vitreale, occhio secco (dry eye) e glaucoma, per esempio. Molti studi evidenziano che, per prevenire queste patologie - come del resto quelle legate all'invecchiamento - sono fondamentali l'alimentazione equilibrata, l'attività fisica, l'eliminazione del fumo, ma anche la riduzione della tensione e dello stress coltivando relazioni di valore. Consigli preziosi per il benessere degli occhi sono contenuti nel secondo episodio, appena pubblicato, della seconda stagione 'Ascolta e vedrai', il podcast de 'L'Oculista Italiano' che promuove la salute della vista, attraverso le vicende dei protagonisti del racconto. Il benessere degli occhi inizia dalla superficie oculare che protegge le strutture chiave dell'organo della vista dall'ambiente esterno, virus e batteri. A tale proposito, un grande numero di studi, sia in vitro che in vivo, hanno dimostrato l'effetto benefico di alcuni componenti dietetici sulla salute della superficie oculare che, se alterata, può andare incontro a infiammazione con danni tissutali. Nella sindrome dell'occhio secco, una malattia multifattoriale che colpisce fino al 30% degli over 50 - in particolare donne in postmenopausa, portatori di lenti a contatto e pazienti con malattie autoimmuni - i sintomi, come la visione offuscata, fastidio agli occhi, prurito, dolore, secchezza, sensazione di corpo estraneo, disturbi visivi, creano un disagio che influisce negativamente sulla qualità della vita, non solo per quanto riguarda la vista, in quanto, come accade a un personaggio del podcast, cambia il normale svolgimento delle attività quotidiane e, in genere, il benessere emotivo e la capacità lavorativa. Ci sono delle soluzioni. La prima, spiega la voce narrante, è eliminare i fattori che certamente sono nocivi, come il fumo di sigaretta che è associato a disturbi come Dmle, dry eye, cataratta, occlusione venosa retinica, neuropatia ottica ischemica anteriore, glaucoma primario ad angolo aperto e l'oftalmopatia di Graves. Il fumo di tabacco costituisce la principale fonte di assunzione di nicotina, metalli pesanti, elementi tossici e monossido di carbonio, che inducono vasospasmo e aggregazione piastrinica con conseguente danno ossidativo a Dna cellulare, lipidi e proteine. Aumentando i radicali liberi dell'ossigeno nell'umor acqueo e diminuendo il livello di acido ascorbico (importante antiossidante), il fumo ha forti effetti sugli occhi e può causare direttamente instabilità del film lacrimale che si traduce in sintomi di secchezza oculare (sensazione di corpo estraneo, bruciore agli occhi, granulosità e lacrimazione). Oltre all'eliminazione del fumo, queste malattie legate all'invecchiamento dell'occhio, come le altre dovute al passare degli anni, si possono prevenire con un'alimentazione equilibrata, con l'attività fisica che facilita l'ossigenazione, ma anche riducendo tensione e stress e coltivando relazioni di valore. A proposito di alimentazione equilibrata, un ottimo esempio è la dieta mediterranea che privilegia frutta e verdura, con vitamine e antiossidanti, poca carne e molti acidi grassi polinsaturi - come gli omega 3 presenti in pesce azzurro e vegetali - che sono preziosi, in particolare nel caso della sindrome dell'occhio secco, ma anche della cataratta. Infine, per la prevenzione, sono importanti controlli medici regolari, soprattutto dopo i 40 anni, specie se esistono condizioni fisiche che si ripercuotono nella salute degli occhi: ipertensione sistemica, dislipidemie, iperglicemia e, ancor più, diabete conclamato. Questi e altri consigli e curiosità per prevenire le malattie dell'invecchiamento si possono ascoltare su 'Stili di vita e malattie oculari degenerative' appena pubblicato in 'Ascolta e vedrai', il podcast dell'Oculista Italiano presente nelle piattaforme - Apple Podcast, Google Podcasts, Spotify, Spreaker - e su oculistaitaliano.it, dove si possono trovare anche altri approfondimenti e aggiornamenti. Il prossimo episodio sarà dedicato a microbioma e infezioni oculari.
(Adnkronos) - “A fine anno, con i regali di Natale, compare a sorpresa (ma non tanto) tra gli emendamenti al Dl 155/2024 Legge di Bilancio, la rottamazione quinquies. Le motivazioni della quinta pace fiscale possono essere sintetizzate nell’opportunità per il governo di incassare il delta del mancato incasso dalla 'quater' stimato in 100 milioni di euro, e per rispondere alle richieste di aiuto di un gran numero di contribuenti che pur aderendo alla rottamazione quater, non sono riusciti a pagare le rate. Ciò determinerebbe per tantissimi contribuenti il rischio di ricevere pignoramenti dello stipendio, conti correnti, case e automobili". Così, con Adnkronos/Labitalia, Mario Michelino, presidente Associazione Nazionale Dottori Commercialisti (Andoc) sull'emendamento della Lega alla manovra, che va ad aggiungersi al tentativo analogo di Forza Italia nel decreto Fiscale. "Come funziona? Stando alle prime indiscrezioni, si tratterebbe -spiega Michelino- di una riapertura della quater che definiva i ruoli dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 con la nuova possibilità di includere il periodo dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2024. In tal modo sarebbero coperti esattamente quei debiti esclusi dalla precedente rottamazione. Le modalità sono quelle già note: il pagamento del debito con uno sconto sostanzioso su sanzioni e interessi, forfait del 5%, con il pagamento integrale dell'imposta dovuta. Sarà possibile pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o in 18 rate di cui la prima in scadenza entro la stessa data e le altre con interessi al 2%", aggiunge. Secondo Michelino "nella rottamazione quinquies rientrano, come la precedente, l’Irpef, l’Iva, l’imposta di registro, le multe stradali, il bollo auto e i tributi locali, a fronte dell’annullamento di sanzioni, interessi per ritardata iscrizione a ruolo, somme aggiuntive ai crediti previdenziali e l’aggio della riscossione. Infine, i Comuni saranno liberi di decidere volontariamente se rottamare le ingiunzioni fiscali e gli accertamenti esecutivi, come previsto anche dalla precedente pace fiscale", aggiunge ancora. Cosa potrebbe comportare? "In ogni caso questo ulteriore sconto a favore dei contribuenti -sottolinea- potrebbe intaccare gli equilibri di finanza pubblica generando problematiche per la tenuta dei conti. Vale la pena ricordare che sono in discussione ulteriori misure. Il ravvedimento speciale (da non confondere con quello legato al concordato) anche per le dichiarazioni appena chiuse (anno d’imposta 2023) e quelle dei periodi precedenti, il tutto con una sanzione ridotta a un diciottesimo. Sul tavolo, come l’anno scorso, anche la rateizzazione degli acconti fiscali e previdenziali per le persone fisiche titolari di partita Iva, fino a 170.000 euro di ricavi o compensi nel 2023. Una novità importante riguarda la cartolarizzazione del magazzino dei crediti, attualmente di circa 1.247 miliardi di cartelle per tasse, multe e contributi non pagati, che andrebbero affidate ad un soggetto pubblico per la riscossione", conclude Michelino. E per Francesco Cataldi, presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti: “si parla di "rottamazione quinquies" perché negli ultimi otto anni questa sarebbe la quinta volta in cui viene presentata questa misura. Sostanzialmente -spiega ad Adnkronos/Labitalia il professionista- la ricetta è sempre la medesima, ovvero si dà a privati ed imprese la possibilità di versare - con pagamenti decorrenti da luglio 2025, in unica soluzione o in misura rateale - le imposte già in carico all'agente della riscossione, senza dover corrispondere interessi di mora e sanzioni ma appunto unicamente le imposte e gli interessi in misura legale". Come Unione giovani "rileviamo che la misura indubbiamente può essere d'ausilio ai contribuenti in difficoltà; allo stesso tempo, non possiamo non rilevare che la sistematicità con cui è stata introdotta negli ultimi anni e l'aspettativa che si crea inevitabilmente sulla futura riproposizione dello strumento crea un effetto che scoraggia l'adempimento regolare in una platea non indifferente di contribuenti, ed il fatto che una misura straordinaria venga reintrodotta regolarmente è probabilmente spia del fatto che la riscossione debba essere ripensata dalla fondamenta”, conclude Cataldi.
(Adnkronos) - “Le ottime performance economico-finanziarie ottenute nei primi nove mesi del 2024 hanno consentito di procedere più speditamente negli investimenti previsti dal nostro Piano. I risultati di questo terzo trimestre confermano ulteriormente la consistenza della nostra strategia: abbiamo raggiunto un utile netto mai realizzato prima di oltre 700 milioni di euro, superando quanto registrato in tutto il 2023". Lo afferma l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, commentando i risultati relativi ai primi 9 mesi del 2024. “Con questi risultati - aggiunge l'ad - abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un Ebitda atteso tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 0,80 e 0,82 miliardi di euro. Si tratta di obiettivi importanti che ci consentono di sostenere la competitività e accelerare nel percorso intrapreso per lo sviluppo di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese”. La sostenibilità del debito di A2a è “invidiabile”. Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed Ebitda rolling si attesta a 1,7. “Alla fine dell’anno paghiamo all’Enel l’acquisizione della loro rete. Il fatto di arrivare con un’ottima posizione finanziaria ci rende sereni” ha spiegato l’ad, in merito alla vendita della rete di distribuzione di Milano e Brescia da Enel ad A2a per 1,2 miliardi di euro. "Il passaggio della rete acquisità avverrà il 31 dicembre" ha poi aggiunto. La posizione finanziaria netta è pari a 4,01 miliardi di euro. Escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro del periodo e dell’emissione del bond ibrido, la Pfn si attesta a 4.688 milioni di euro grazie a un flusso di cassa operativo che ha garantito la copertura di investimenti e dividendi.