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(Adnkronos) - Botta e risposta tra la segretaria del Pd e la presidente del Consiglio. "Abituatevi, non vi faremo più il favore di dividerci. Vinceremo, prima alle regionali e poi alle elezioni politiche", dice Elly Schlein, chiudendo la festa nazionale dell'Unità a Reggio Emilia di fronte a circa 2mila persone. Immediata la replica di Giorgia Meloni: "La differenza è semplice: noi siamo uniti da valori comuni e da una visione, loro solo dall’ossessione di battere noi", scrive sui social. Schlein chiude la festa dell'Unità con un obiettivo centrato: una coalizione di centrosinistra che prende forma. La "stessa alleanza progressista" in tutte le regioni al voto nella prossima tornata di elezioni regionali. Un risultato che, un anno fa, era tutt'altro che scontato. E dal quale, si dice convinta Schlein, non si torna indietro. Invita gli alleati, dopo le regionali, a stringere i bulloni. "Sarebbe un errore arrivare all'ultimo". Ovvero a ridosso delle politiche. "Non perdiamo tempo in competizioni tra di noi", incalza la segretaria Pd per poi rivolgersi direttamente a Giorgia Meloni. "Dico a Meloni: abituatevi, non vi faremo più il favore di dividerci. Vinceremo, prima alle regionali e poi alle elezioni politiche". LA COALIZIONE PROGRESSISTA - "Grazie al lavoro paziente con le altre opposizioni, siamo riusciti a chiudere la stessa alleanza progressista in tutte le regioni che andranno al voto, non succedeva da anni. Dico a Meloni: abituatevi, non vi faremo più il favore di dividerci. Vinceremo, prima alle regionali e poi alle elezioni politiche. Sono convinta che noi ce la faremo, che costruiremo l'alleanza progressista che batterà la destra alle prossime politiche". Schlein si rivolge quindi agli alleati: "Andiamo a vincere queste regionali. E dico alle altre forze della coalizione: andiamo a vincere e poi continuiamo a lavorare insieme sui temi concreti. Unità e coerenza progetto. Diamoci il tempo giusto per farlo maturare. Non facciamo l'errore di arrivare all'ultimo perchè sarebbe tardi. Abbiamo una buona base da cui partire. Non perdiamo tempo in competizioni tra di noi. Noi dobbiamo vincere riaccendendo la speranza degli italiani, parlando di quello che vogliamo fare e così sono certa che possiamo lavorare per vincere le prossime politiche". LE 5 PRIORITA' - Schlein rilancia le 5 priorità che erano state già al centro dell'intervento conclusivo alla festa dello scorso anno. Sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e salari, politica industriale per la conversione ecologica, diritti sociali e civili. Restano le priorità su cui il Pd intende continuare a battere. "Lo abbiamo fatto nelle iniziative di questo anno, in Parlamento, nelle campagne elettorali". E saranno al centro anche di "un grande iniziativa a novembre con le sindache e i sindaci" dem, annuncia. GOVERNO SENZA VISIONE, MANOVRA SENZA RESPIRO - Schlein accenna al prossimo imminente impegno in Parlamento, quello della manovra. Il Pd farà le sue proposte perchè "noi accanto a ogni critica, mettiamo una proposta". Mentre il governo "in quadro economico e sociale così fragile, dimostra di non avere una visione. Probabilmente sarà la terza manovra senza respiro". Ma la colpa sarà sempre di qualcun'altro, osserva Schlein: "La destra si nutre di un nemico al giorno", cerca sempre "un capro espiatorio perché se qualcosa non va, mai che sia colpa loro. Mai che si assumano una responsabilità, loro che sono al governo da tre anni". Quindi attacca sulle bollette che restano care perché il governo "non ha il coraggio di intaccare gli extraprofitti". Le tasse: "La pressione fiscale è al livello più alto dal 2020, il governo ha incassato dal ceto medio 22 miliardi di tasse in più". Però poi, rimarca la segretaria Pd, l'interventismo c'è quando si tratta di "favorire le cordate amiche nel risiko bancario". MO E SUMUD FLOTILLA - All'inizio dell'intervento di Schlein, si sono collegati in video Arturo Scotto e Annalisa Corrado a bordo di una delle barche della Sumud Flotilla. "Piena solidarietà e supporto alla Global Sumud Flotilla. Ue e governo italiano dovere di proteggere l'incolumità della missione. Vogliamo un maggiore protagonismo Italia e Europa per la pace. Non ci può essere libertà senza la pace. Bisogna fermare i crimini di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania. E bisogna fermarli adesso. Stanno violando ogni norma del diritto internazionale e umanitario". E aggiunge: "Basta con questo insopportabile doppio standard: abbiamo reagito ai crimini di guerra di Putin, dobbiamo farlo anche con i crimini di Netanyahu". Schlein cita più volte come esempio il governo Sanchez sia per quanto riguarda il Medioriente che sulla questione dazi e il rapporto con Trump. PPE NON RINCORRA DESTRA, NOSTRI VOTI NON SCONTATI - Schlein parlando di Europa torna a chiedere il superamento dell'unanimità e si rivolge ai Popolari Europei. "L'Europa deve avere un ruolo più forte a livello internazionale. Noi, nella nostra famiglia europea, faremo questo e continueremo la nostra battaglia, ma non daremo per scontati i nostri voti, non permetteremo ai Popolari di rincorrere le politiche di destra dei nazionalisti".
(Adnkronos) - "Oggi il gruppo Poste Italiane si può considerare una grande piattaforma di servizi per il Paese, valiamo in termini di impatto sull'economia del Paese circa mezzo punto di Pil, perché siamo anche il più grande datore di lavoro del Paese con 122.000 colleghi che lavorano in tutta Italia. Un'azienda con le nostre caratteristiche, che ha una rete anche distributiva di 13.000 uffici postali e ha 40.000 colleghi che fanno ancora il mestiere del portalettere e sono a supporto della rete logistica, non poteva considerare l'impiego dell'intelligenza artificiale se non con un approccio 'human first'. Quindi considerando le potenzialità della tecnologia in particolare dell'ia a supporto, a complemento, nel coadiuvare quella che è l'operatività dei nostri colleghi". Così Carlo Rosini, ceo di Postel Spa, società di Poste Italiane, intervenendo al panel 'Ai: rivoluzione o evoluzione? Focus su physical e sovereign ai', alla giornata conclusiva di Digithon a Bisceglie. "Noi siamo tra quelli che hanno redatto -ha continuato Rosini- un manifesto sull'Ai, tra l'altro coinvolgendo anche personalità di spicco come padre Benanti, consigliere del Papa per l'intelligenza artificiale, quindi abbiamo voluto declinare che l'Ai c'è, ci sarà, nelle nostre vite, ci sarà nella nostra azienda con un utilizzo legale, etico e sicuramente consapevole. E su questo abbiamo fatto un grande sforzo anche di ingaggio di tutti i nostri dipendenti", ha sottolineato. E Rosini ha sottolineato che "abbiamo veramente diversi utilizzi che stiamo iniziando a fare dell'Ai per quanto riguarda soprattutto l'automazione di processi non solo interni ma anche di interazione con la nostra clientela. Oggi noi forse siamo più conosciuti per la rete fisica degli uffici dove tuttora circa 960.000 persone entrano tutti i giorni mediamente, ma abbiamo decine di milioni di interazioni sui canali virtuali, social, digitali con i nostri clienti. Quindi era importante riuscire a avere un utilizzo dell'Ai che migliorasse anche l'interazione con i clienti", ha spiegato. "Parlo dell'utilizzo di Chatbot -ha continuato- piuttosto di accesso a informazioni tramite i canali digitali. Da questo punto di vista non solo ci siamo focalizzati sul fronte dell'interazione dei servizi, ma anche in termini di automazione dei nostri processi core. Penso ad esempio all'utilizzo dell'Ai a supporto dei colleghi della logistica e di tutto quello che è un mondo di trasporti e di infrastrutture che oggi ci permette di governare forse una tra le reti più grandi del Paese e con dei partner, ne cito uno su tutti Amazon, che ci utilizzano per poi consegnare i pacchi a tutti i cittadini". "Quindi sicuramente -ha aggiunto Rosini- abbiamo delle aree su cui ci stiamo focalizzando anche nell'ambito di alcuni processi interni di natura amministrativa di back office, per un po' ampliare quella che è l'utilizzo dell'Ai e anche supportare una riduzione di operatività, magari a meno valore aggiunto per i colleghi per poterli dedicare attività di natura diversa", ha sottolineato Rosini concludendo che "tutte queste applicazioni molto concrete le facciamo a supporto di, e non con un effetto sostituzione" del lavoratore.
(Adnkronos) - Nell’estate 2025, su 388 campionamenti effettuati nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge, cioè 1 campione su 3. In particolare, il 35% dei punti campionati con Goletta Verde è risultato inquinato o fortemente inquinato con una media di un punto ogni 80 km; per i bacini lacustri, il 30% dei punti campionati da Goletta dei Laghi è risultato oltre i limiti di legge. Questo il bilancio finale delle campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2025. Anche quest’anno foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano punti critici: il 54% dei punti analizzati (101 su 188) è risultato inquinato o fortemente inquinato. Situazione migliore per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque del lago, ossia in aree lontane da foci o scarichi, dove solo il 15% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge (30 su 200). Al problema dell’inquinamento, si affianca quello della crisi climatica. Legambiente, rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi meteorologici più estremi, osserva Legambiente. Di fronte al bilancio emerso da Goletta Verde e dei Laghi, l'associazione torna a ribadire "l’urgenza di approvare un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne che abbia al centro una governance integrata su più livelli prevedendo piani di adattamento ai cambiamenti climatici; più risorse economiche da destinare al servizio di depurazione per ammodernare gli impianti rispondendo ai più stringenti parametri per il trattamento e riuso delle acque reflue; più controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici e una migliore gestione delle acque interne". “Al governo - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - chiediamo di definire e approvare al più presto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi, investendo su innovazione e sostenibilità per ammodernare i sistemi di depurazione e per diffondere il riuso in agricoltura delle acque depurate. Sullo sviluppo delle rinnovabili in mare, dopo l’approvazione del decreto porti, è urgente stanziare le risorse economiche necessarie per infrastrutturare i due hub cantieristici di Taranto e di Augusta, che potranno garantire anche nuova occupazione green a due aree portuali che hanno sempre avuto a che fare con la logistica delle fonti fossili”.