(Adnkronos) - L'"alleanza" tra istituzioni e parti sociali per la tutela della sicurezza dei lavoratori muove i primi passi a Palazzo Chigi, con l'incontro tra governo e sindacati volto a fare il punto sulle nuove misure annunciate dalla premier Giorgia Meloni. La presenza della presidente del Consiglio al tavolo con le sigle sindacali non era prevista nell'agenda ufficiale, ma alla fine Meloni ieri ha deciso di presiedere personalmente la riunione - durata circa quattro ore - alla quale hanno partecipato, per l'esecutivo, il vicepremier Antonio Tajani, i ministri Marina Calderone (Lavoro), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Tommaso Foti (Affari europei), insieme ai sottosegretari Lucia Albano (Economia) e Alfredo Mantovano (Presidenza del Consiglio). Ad aprire l'incontro, interamente dedicato alla sicurezza nei luoghi di lavoro, è stata proprio Meloni, che ha definito il tema degli infortuni e delle morti bianche "un tema che ci sta a cuore", una "priorità" sin dall'inizio del mandato, ma anche "una ferita ancora aperta per il Paese". A pochi giorni dal Primo Maggio e dopo gli ultimi tragici incidenti, la premier ha ribadito con forza la linea dell'esecutivo: "Non possiamo arrenderci alla normalità della morte nei luoghi di lavoro". Il cuore del discorso è l'annuncio di risorse straordinarie: 650 milioni reperiti con l'Inail che si sommano ai 600 milioni già previsti dai bandi Isi 2024, per un totale di oltre 1,2 miliardi. "È il segno della nostra determinazione", ha detto Meloni, spiegando che il governo vuole aprire un confronto tecnico con i sindacati su come investire questi fondi. Presente alla riunione anche il presidente dell'Inail, Fabrizio D'Ascenzo. Per i sindacati c'erano Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Cida, Cisal, Confedir, Confintesa, Confsal, Ciu, Cse. Da parte dell'esecutivo è arrivata la disponibilità a proporre un aggiornamento delle regole nella catena dei subappalti "con l'obiettivo di rafforzare i controlli e le responsabilità con particolare riguardo alla sicurezza dei lavoratori". Un impegno, sottolineano fonti governative, "concordato direttamente da Matteo Salvini con Giorgia Meloni". Uno dei pilastri dell'intervento del governo - ha spiegato la presidente del Consiglio nel corso dell'incontro - riguarderà la formazione, soprattutto nei settori ad alto rischio come edilizia, logistica e trasporti. Sarà istituito un elenco nazionale dei soggetti formatori, per garantire la qualità dei percorsi. L'Inail finanzierà la formazione anche attraverso i fondi interprofessionali, mentre nelle scuole sarà rafforzata la didattica sulla sicurezza come parte dell'educazione civica. "Vogliamo rendere strutturale la copertura assicurativa Inail anche per studenti e personale scolastico", ha aggiunto la premier. Meloni ha ricordato il recente potenziamento degli ispettorati del lavoro (+1.600 unità) e l'introduzione della "patente a crediti" per lavorare nei cantieri. Ma ha sottolineato anche il lavoro normativo: il governo ha reintrodotto il reato di somministrazione illecita di lavoro, depenalizzato in passato, e sta contrastando fenomeni gravi come caporalato e sfruttamento. Altro snodo fondamentale: la revisione del sistema bonus-malus Inail per premiare le aziende con basso tasso di infortuni. In agenda anche un aggiornamento delle tariffe nel settore agricolo, con agevolazioni per chi adotta misure preventive e aderisce alla rete agricola di qualità. Meloni ha chiuso il suo intervento con un appello all'unità: "Bisogna lavorare nel merito delle proposte, senza pregiudizi. Costruiamo un'alleanza tra istituzioni, sindacati e datori di lavoro". Il messaggio politico è chiaro: la sicurezza non è terreno di scontro ideologico, ma una sfida collettiva. Al termine della riunione è stato annunciato anche l'incarico a Stefano Caldoro, nominato consigliere della premier per le tematiche legate ai rapporti con le parti sociali. Da parte dei sindacati c'è moderata soddisfazione: "Per la prima volta abbiamo trovato una disponibilità, almeno sulla carta", ha ammesso Maurizio Landini, segretario della Cgil, al termine dell'incontro fiume. "Per la prima volta, su tutta una serie di temi che noi abbiamo posto, hanno formalmente dichiarato la disponibilità a confrontarsi ed entrare nel merito, finora non era mai successo", ha proseguito. Sulla stessa linea Pierpaolo Bombardieri della Uil: "L'incontro è andato bene, sono state accolte due nostre richieste: quella di istituire un tavolo qui alla Presidenza del Consiglio sul tema della sicurezza e morti sul lavoro, e quella di utilizzare i residui del bilancio Inail per destinarli alla sicurezza". Il confronto proseguirà con i tavoli tecnici presso i ministeri competenti. Soddisfatta anche la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, che ha ribadito il valore del confronto con le parti sociali, definendo la riunione a Palazzo Chigi come "assolutamente proficua" e sottolineando "il clima collaborativo in cui si sono svolti i lavori". Rispondendo a una domanda sul coinvolgimento delle imprese, Calderone ha chiarito che il confronto con le associazioni datoriali è imminente: "Stiamo stilando un elenco di argomenti e sulla base di questo, in tempi assolutamente brevissimi, ci sarà anche il confronto". Sul fronte dell'Ia, Calderone ha ricordato l'istituzione di un Osservatorio sull'impatto dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, che sarà accompagnato da una serie di tavoli di confronto e momenti di riflessione: "Su questo apriamo immediatamente il confronto con le parti sociali, perché è un tema determinante".
(Adnkronos) - “Gli scenari della sicurezza stanno cambiando soprattutto se seguiamo il panorama internazionale. Come ha detto il presidente del Consiglio, se dobbiamo decidere il nostro futuro dobbiamo pensare alla sicurezza. Da questo spunto dico che la vigilanza privata potrebbe essere un supporto con guardie giurate che possono assolvere compiti di sicurezza in un sistema di partenariato pubblico-privato. Ci sarebbe bisogno di un tavolo unito per poter dare la giusta qualificazione alle guardie giurate che potrebbero dare il loro contributo al fianco delle forze dell’ordine diventando un braccio operativo come già succede in porti e aeroporti”. A dirlo è Giulio Gravina, presidente reparto sicurezza urbana Remind, in occasione dell’evento Nazione Sicura 2025 promosso da Remind, presso Palazzo Ferrajoli a Roma. Una collaborazione tra pubblico e privato che potrebbe risultare utile anche nell’operazione 'Strade sicure' dell’esercito italiano: “Inizialmente - spiega Gravina - i soldati per strada veniva quasi percepiti con paura oggi, invece, sono visto come un patrimonio, un punto di riferimento e di forza per la sicurezza sul territorio. Penso che in alcuni punti, non i più critici, le guardie giurate potrebbero sostituire l’esercito nell’operazione 'Strade sicure'. La cosa potrebbe essere interessante per lo Stato anche dal punto di vista economico perché una guardia giurata ha un costo inferiore rispetto a un soldato e rappresentare un ulteriore punto di forza”. Un percorso che potrebbe essere importante anche per le stesse guardie giurate come specifica Gravina: “Vedo che le guardie giurate amano la divisa e un domani potrebbero diventare un valore aggiunto per le forze dell’ordine e per l’esercito sempre in quel processo di integrazione tra pubblico e privato. Importante però è la qualifica più che la discussione tra guardia giurata armata e non armata. La guardia giurata negli aeroporti non è armata però è qualificata. Quando invece si parla di steward, queste persone non hanno controllo da parte delle forze dell'ordine sia all'assunzione che nel evolversi negli anni nel lavoro; al contrario la guardia giurata ogni anno deve rinnovare tutta una serie di verifiche fiduciarie e avere requisiti al pari del poliziotto o del Carabiniere”.
(Adnkronos) - Elemento fondamentale per il benessere umano, la luce naturale influenza positivamente il ritmo circadiano, la regolazione ormonale, il metabolismo, la qualità del sonno e aumenta l'attività biofotonica degli individui fino al +30%. Tuttavia, circa il 90% della nostra vita si svolge in ambienti chiusi che non soddisfano, in tema di accesso alla luce naturale, i requisiti igienico-sanitari minimi, con conseguenti effetti negativi sulla salute psicofisica e sulla produttività. I dati arrivano da una ricerca scientifica presentata oggi al Senato nel corso del seminario 'Costruire il benessere' organizzato dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima) e promosso dal vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio. Lo studio - presentato da Carlo Ventura, professore ordinario di Biologia molecolare all'Alma Mater di Bologna e coordinatore scientifico del lavoro - è stato condotto dai ricercatori Sima in collaborazione con Hyperspectral Imaging di Bologna e Velux Italia, e ha svelato il potente impatto della luce naturale sul benessere psicofisico degli individui che vivono e lavorano in ambienti indoor. Utilizzando un sistema innovativo di analisi multispettrale (Phaedra), progettato per misurare le emissioni di radiazione dai corpi umani, i ricercatori hanno analizzato l'interazione tra luce solare diretta e funzioni fisiologiche e cognitive. I risultati preliminari hanno rivelato che la luce naturale influisce profondamente sulle funzioni biodinamiche, energetiche e circadiane, con frequenze tipiche comprese tra 2 e 5 Hz. In particolare, è emersa una correlazione significativa tra l'esposizione ravvicinata alla luce solare e un aumento dell'attività biofotonica, con un conseguente miglioramento delle prestazioni cognitive e una maggiore complessità nella rete informativa biologica. A 1 metro di distanza da una finestra, dove l'esposizione alla luce naturale è più intensa - rilevano gli autori - l'attività biofotonica aumenta significativamente, suggerendo una maggiore efficienza cerebrale e un miglioramento del benessere psicofisico. Al contrario, a distanze superiori, tra 2 e 4 metri dalla stessa finestra, l'intensità delle emissioni diminuisce drasticamente, con una riduzione tra il -30% e il -80%, associata a un aumento degli stati di rilassamento e sonnolenza. L'attività biofotonica, inoltre, appare direttamente legata al benessere percepito: a distanza ravvicinata dalla fonte di luce, si osservano variazioni positive tra il +10% e il +30%, segno di una maggiore vitalità fisiologica. A distanze maggiori, queste variazioni scendono drasticamente, con oscillazioni che vanno dal -40% al -80%, indicando un rallentamento dell'attività fisica e un possibile aumento dello stress e dell'affaticamento. "Questo studio pionieristico - spiega Ventura - fornisce nuove evidenze sulle interazioni tra luce naturale e biologia umana, con potenziali applicazioni per la progettazione di ambienti di lavoro e di vita che possano favorire una maggiore produttività e un miglior benessere psicofisico, promuovendo un uso più consapevole della luce naturale, contribuendo non solo al miglioramento della qualità della vita, ma anche alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico". "La luce naturale e zenitale influisce sul nostro benessere psicofisico - aggiunge Lorenzo Di Francesco, Public Affair Manager di Velux Italia - Costruiamo edifici sempre più efficienti, ma è solo attraverso un approccio olistico alla progettazione che possiamo migliorarne davvero la qualità e renderli più vicini alle esigenze di chi li vive". "I risultati preliminari della nostra ricerca - commenta Alessandro Miani, presidente Sima - suggeriscono che l'accesso alla luce naturale in ambienti indoor gioca un ruolo fondamentale nel migliorare non solo le funzioni cognitive, ma anche la salute mentale e il benessere generale. L'esposizione alla luce solare diretta risulta particolarmente benefica per l'organismo, ottimizzando le prestazioni cerebrali e favorendo una maggiore attività neuronale".