INFORMAZIONIAndrea Iacurto |
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(Adnkronos) - "Lo dice pure il padre nell'intervista al Corriere della Sera: l'ha trovata malnutrita ma ha escluso maltrattamenti. E' una ipotesi che non è stata neanche vagliata nella sede di ascolto da parte degli inquirenti. Non c'è input neanche da parte della presunta persona offesa sui maltrattamenti, cioè da Tatiana che ha confermato, penso all'ospedale, che si è trattato di un allontanamento volontario". Lo afferma, parlando con l'Adnkronos, l'avvocato Angelo Greco, difensore di Dragos Gheormescu, 30 anni, l'amico di Tatiana Tramacere, la 27enne studentessa universitaria, molto seguita sui social network, scomparsa da Nardò il 24 novembre scorso e ritrovata giovedì scorso nella mansarda del 30enne suo amico con il quale probabilmente aveva allacciato una relazione sentimentale. "Tanto è vero che lei è stata rinvenuta in una pertinenza di un'altra abitazione, quindi aveva libertà di movimento", spiega il legale. "Si è mossa tranquillamente. Il mio assistito quando è stata trovata era nella caserma del comando provinciale dei carabinieri. Quindi non poteva tenerla rinchiusa con la minaccia e con la violenza. Era libera di muoversi, aveva i cellulari, poteva scendere dai vicini. Ma queste sono tutte deduzioni e sofismi: gli inquirenti hanno subito escluso il sequestro di persona". "C'era un rapporto sentimentale: chiamare i carabinieri significava tradire la fiducia della ragazza, penso", aggiunge l'avvocato. "Tra il male di subire investigazioni e dire cose false ai carabinieri e quello di tradire la fiducia ha preferito il primo. La decisione di andare a fare dichiarazioni a Chi l'ha visto - continua l'avvocato Greco - è nata in maniera quasi naturale. Da un incontro con la troupe. In quella fase doveva ancora 'mantenere la parte'. Alla domanda se immaginava che l'amica stesse male non poteva dire sì perché sapeva che stava bene. Era imbarazzato perché sapeva la verità ma allo stesso tempo per non tradire la fiducia della ragazza non poteva dire che stava a casa sua. Non sapeva come uscirne". Intanto Dragos ha ripreso a lavorare nel bar. "Il datore di lavoro - riferisce il legale - si è reso conto che è comunque una persona affidabile e responsabile". Da quanto appreso da fonti inquirenti nei giorni scorsi l'inchiesta andrebbe verso l'archiviazione non essendo stati individuati reati a carico dei due protagonisti della vicenda.
(Adnkronos) - “Ringrazio L’Espresso a supporto dell’innovazione che va fatta esprimere e va sempre ascoltata. Stiamo cercando di caratterizzare Roma come città amica dell'innovazione e per farlo occorre aiutare altri a pensare e immaginare cose che noi non siamo in grado di immaginare. Guarderemo con grande attenzione queste startup. So che sono state selezionate 300 proposte, ovviamente teniamo conto di tutti i vincitori ma anche di tutti quelli che hanno partecipato, saremo molto interessati ad aiutarli”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante la premiazione dei migliori progetti d’impresa italiani selezionati dal bando promosso da L’Espresso '7 idee per cambiare l’Italia'. Alla cerimonia, ospitata presso la sala della protomoteca in Campidoglio a Roma, hanno partecipato quattordici startup finaliste, votate da una giuria composta da rappresentanti dei partner del progetto: Fortunato Costantino (direttore risorse umane, legal e corporate affairs di Q8 Italia e professore a contratto presso la European school of economics di teoria generale della sostenibilità Esg di impresa e dell’innovazione sociale), Paul Kyprianou (responsabile relazioni esterne di Gruppo Grimaldi), Gaia Dal Pozzo (investment director per Lmdv capital), Enzo Raho (Qhse & sustainability director di Renco), Alessio Boceda (co-fondatore di Startup geeks) e Alberto Luna (di Talent garden). “Sono convinto che in questo Paese, in questa città -ha concluso con orgoglio il primo cittadino- ci sia tantissima energia per pensare al futuro. Spero che la nostra economia nazionale possa imparare anche a coltivare e sostenere idee più mondiali. Ringrazio ancora L’Espresso e tutti quanti hanno sostenuto questa iniziativa”.
(Adnkronos) - “Crediamo in un’evoluzione della filiera: più sostenibile, più circolare e più biodiversa”. Così Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines, ha spiegato le ragioni che hanno portato l’azienda a promuovere il Good Farmer Award, unico premio in Italia dedicato all’agricoltura biologica e rigenerativa under 35. “L’ecosistema delle nostre materie prime è fondamentale - ha affermato - e l’agricoltura rigenerativa permette anche di offrire servizi ambientali come il sequestro del carbonio attraverso pratiche innovative”. Un progetto che, secondo Bollati, unisce dimensioni “micro”, come la qualità delle materie prime, a temi “macro” come la transizione ecologica: “Nel medio-lungo periodo sarà sempre più centrale nelle imprese, spinte anche dalle nuove generazioni di consumatori”. Per il presidente di Davines, la direzione è chiara: “Il futuro deve essere quello di cavalcare un modo di fare impresa più sostenibile. Anche la cosmetica deve far parte di questo mondo”.