(Adnkronos) - Due agenti di polizia dell'Ohio sono stati accusati di omicidio colposo per la morte di un afroamericano che li avevi supplicati di lasciarlo andare dicendo più volte ''non riesco a respirare''. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il procuratore della contea di Stark, Kyle L. Stone, spiegando che gli agenti di Canton Camden Burch e Beau Schoenegge sono stati accusati di omicidio colposo per la morte di Frank E. Tyson, avvenuta il 18 aprile durante uno scontro con la polizia. Burch e Schoenegge, entrambi 24enni, sono stati arrestati venerdì e sono in custodia cautelare, ha riferito la Nbc News. L'accusa di omicidio colposo potrebbe comportare per i due una pena di 3 anni do carcere e una multa di 10.000 dollari per ogni imputato, se riconosciuto colpevole, ha affermato Stone.
(Adnkronos) - Due milioni di euro a disposizione delle micro, piccole e medie imprese di Roma e provincia grazie al bando Voucher Transizione Energetica 2024 della Camera di Commercio di Roma, da oggi on line sul sito istituzionale dell’Istituzione (www.rm.camcom.it). Le risorse messe a disposizione puntano a finanziare, tramite contributi a fondo perduto, interventi volti a migliorare l’efficienza energetica dell’impresa e realizzati (o da realizzare) nella sede aziendale situata nel territorio di Roma e provincia. Sono ammissibili gli interventi strettamente funzionali e direttamente riconducibili all’efficientamento energetico dell’impresa e relativi a una o più di questi 3 ambiti: 1) Spese per servizi di consulenza (ad esempio audit energetico e diagnosi energetica dei processi, redazione di piani di efficientamento energetico, sistemi di gestione energetica ISO 5001); 2) Spese per servizi di formazione (ad esempio costi per la formazione del personale interno per la creazione di una figura aziendale di esperto gestione energetica o energy manager); 3) Spese per impianti, macchinari e attrezzature (ad esempio acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione, di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo oppure di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici e anche acquisto e installazione di macchinari in sostituzione di quelli in uso nella sede oggetto di intervento ovvero di nuovi impianti, macchinari e attrezzature, che consentano il contenimento dei consumi energetici o che siano finalizzati al risparmio energetico ovvero al recupero di cascami di energia). Importante: le spese devono essere sostenute a partire dal primo gennaio 2024 e fino al 30 giugno 2025. Le agevolazioni previste dal bando sono concesse sotto forma di voucher che è pari al 70% delle spese ammissibili fino al tetto massimo di 10mila euro a impresa. Per accedere alla misura, l’investimento deve prevedere una spesa minima di 3mila euro (al netto dell’Iva). “Con il bando Voucher Transizione Energetica - spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma - stanziamo, ancora una volta, una cifra consistente pari a 2 milioni di euro a disposizione delle imprese del nostro territorio impegnate in processi e azioni che puntano a migliorare la propria efficienza energetica. Di pari passo con la trasformazione digitale, quella energetica rappresenta una sfida irrinunciabile per il nostro sistema produttivo e, specie le imprese più piccole, vanno aiutate in questo percorso che incide anche sulla competitività delle stesse sui mercati nazionali e internazionali. Roma e il Lazio – conclude Tagliavanti - devono puntare a un modello economico virtuoso che va nella direzione dell’efficienza energetica, dell’economia circolare e della sostenibilità e la Camera di Commercio di Roma sta facendo la sua parte”. Possono presentare domanda le imprese di tutti i settori che rispettino alcuni requisiti base, tra cui: essere micro, piccole o medie imprese con sede legale e/o unità locale iscritta nel Registro imprese della Camera di Commercio di Roma, essere attive e aver dichiarato al Registro Imprese camerale l’attività svolta; essere in regola con il pagamento del diritto annuale (il controllo si estende agli ultimi 5 anni escluso il corrente); non essere in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata o concordato preventivo, aver assolto gli obblighi contributivi previsti dalla normativa vigente e certificati attraverso Durc regolare. Le domande vanno trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco Infocamere – Servizi e‐gov, dalle ore 10 del 28 ottobre alle ore 14 del 21 novembre 2024 (le domande inviate prima e dopo tali termini verranno automaticamente escluse). Il bando integrale, le faq e tutti i documenti necessari per la presentazione della domanda sono pubblicati sul sito della Camera di Commercio di Roma, all’indirizzo www.rm.camcom.it.
(Adnkronos) - La cronaca di questi giorni con il dissenso di una parte dell’industria automotive e le proteste dei lavoratori sembra confermare i numeri della rilevazione effettuata da Adnkronos tra i propri utenti web e social: per il 65% il Green deal europeo andrebbe eliminato, per il 23% migliorato e solo per il 12% è una priorità. Così come viene portata avanti, secondo i 5.500 utenti che non rappresentano un campione statistico, la transizione danneggia l’economia (75%). In pochi si esprimono positivamente sull’acquisto delle auto elettriche a causa del prezzo (46%) o dei limiti per la ricarica (38%). Le risposte sono state oggetto di commento durante il convegno Adnkronos Q&A dal titolo “Trasformazione green, investimenti e strategie” che si è svolto oggi nel Palazzo dell’Informazione di Roma. Il Direttore di Adnkronos Davide Desario, introducendo i lavori, ha sottolineato l’importanza di “interrogarsi su cosa resta del Green Deal europeo e su come le politiche nazionali stanno cambiando per attuarlo. Comprendere quale sarà l'approccio della nuova Commissione Europea e a che punto siamo nella corsa alla transizione ecologica. Esaminare le iniziative delle aziende italiane che cercano di conciliare sostenibilità e competitività. Analizzare la percezione della sostenibilità da parte degli italiani, basata sulla nostra recente rilevazione. Discutere -continua Desario- anche su come la sostenibilità debba essere comunicata efficacemente e quale ruolo cruciale svolga l'informazione in questo processo. È tutto quello che, come Adnkronos, abbiamo provato a fare con questo convegno su dei temi che toccano da vicino il Paese reale e la vita di cittadini e imprenditori”. Pareri che si conciliano con le preoccupazioni della politica e delle istituzioni italiane. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha introdotto la strategia del Governo: “L’attenzione del governo è su più fronti: il lavoro in corso sui settori in cui è più difficile carbonizzare, gli incentivi per le CER, l’avanzamento delle misure al PNRR e diverse altre azioni normative semplificatorie. Sono convinto che il rinnovamento delle istituzioni europee ci permetterà di affrontare con maggiore pragmatismo anche quelle norme del green deal che si sono dimostrate molto ma molto sbilanciate”. “L’Italia non ha mai lavorato per distruggere- ha precisato il ministro Fratin - Ha voluto piuttosto migliorare, anche riuscendo, direttive e regolamenti che rischiano di lasciare indietro interi settori dell’economia. Non c’è più posto in Europa per approcci che non tengano conto di quelle che sono le evidenze scientifiche e di contesti nazionali differenti tra i 27 paesi europei. Credo che su questa linea si possa lavorare nel nuovo parlamento, nella commissione e consiglio europei. Come già fatto al G7 clima, energia e ambiente così a COP 29, che si apre tra pochi giorni, porteremo con responsabilità la voce del sistema paese espressione di valore e di eccellenza”. Di recente il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha presentato una proposta al Parlamento Europeo per anticipare la revisione del Green Deal rispetto al 2026. Tramite un messaggio trasmesso durante il dibattito, Urso ha spiegato che “in questa fase, sul settore automotive, insieme alla Repubblica Ceca, il nostro Paese si è fatto promotore di un non paper che sarà presto discusso in Commissione al fine di riesaminare le modalità che porteranno allo stop ai motori endotermici nel 2035. La transizione deve esserci ma occorrono le condizioni per raggiungerla. Il processo va sostenuto con una forte immissione di risorse pubbliche a oggi fuori dalla portata dei bilanci pubblici non solo dell’Italia ma di tutti i Paesi europei. Non solo: serve un approccio basato su evidenze empiriche e non su posizioni ideologiche, che guardi con favore alla neutralità tecnologica e all’inserimento dei biocarburanti tra le modalità per raggiungere l’abbattimento di CO2. Per questo chiediamo di anticipare alla prima metà del prossimo anno il Rapporto di valutazione previsto per fine 2026”. “Il Governo – ha concluso il ministro Urso - è consapevole che l’obiettivo della decarbonizzazione non può essere messo in discussione, ma occorre un confronto aperto su quale sia la modalità corretta per raggiungerlo”. Sulla stessa lunghezza d’onda le osservazioni espresse dal mondo delle imprese. Su questo fronte, la rilevazione tra gli utenti Adnkronos sembra andare in altra direzione: secondo il 56% tra le aziende ci sarebbe troppo green washing nella comunicazione e servirebbe più attenzione (35%). In veste di consumatori, 4 utenti su 10 tengono conto dell’attenzione alla sostenibilità per i propri acquisti. Fatti (per il 64%) e coerenza (32%) sembrano avere un maggiore impatto sulle scelte del carrello. Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS, ha parlato dell’Agenda 2030 e degli obiettivi da raggiungere: “Tra pensieri, parole e azioni c’è una divergenza piuttosto impressionante. L'Italia purtroppo non sta facendo quello che i ministri ci hanno detto. Il Piano strutturale di Bilancio avrebbe dovuto definire riforme e investimenti su 5 temi: transizione digitale ed ecologica, attuazione della legge europea sul clima, pilastro sociale dei diritti europeo, resilienza economica e sociale, difesa. Nel Piano strutturale di bilancio c’è poco di tutto questo”. “Qual è la vera prospettiva che l'Italia vuole conseguire?, si chiede Giovannini, aggiungendo: "La paura è che l'idea sia quella di ridiscutere questi obiettivi, sia al 2030 sia al 2050". Le risorse per proseguire nel lavoro verso gli obiettivi, ragiona Giovannini, "si possono trovare: ci sono 30 miliardi di sussidi all'anno dannosi per l'ambiente che il governo si è impegnato a smantellare nei prossimi anni". Quanto al Green Deal europeo, Giovannini chiarisce: "Il green non è stato toccato di una virgola, c'è tutto e lotta insieme a noi. L'approccio ideologico non è mai esistito. E' sempre stato pensato non come una politica ambientalista ma come una politica di sviluppo economico". Hanno preso parte al convegno: Matteo Cimenti, Presidente Federchimica- Assogasliquidi; Riccardo Piunti, Presidente Conou; Andrea Diamanti, Head of Wholesale Banking ING Italia; Lucia Fioravanti, Chief Corporate Affairs Officer Polo Strategico Nazionale; Ada Rosa Balzan Founder e Presidente di ARB SB; Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia; Diego Cattoni AD Autostrade del Brennero; Luigi Ferraris, AD Fibercop; Paola Aragno, Eikon Sc, Livio Livi, SostenibileOggi; Alberto Rossi DG Assarmatori.