INFORMAZIONIVittoria Assicurazioni spa Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Investor Relations Area: Communication Management Andrea Acutis |
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(Adnkronos) - Il 64% dei portatori dei geni Brca1 e Brca2 soffre di disagio psicologico. Il 16% lamenta depressione mentre il 47% sostiene di avere sintomi lievi o moderati di ansia. Sono tutti problemi riscontrati, senza grandi differenze, sia tra i pazienti oncologici che fra i portatori di varianti patogeniche. Da qui la doppia esigenza di garantire a tutti anche in Italia l’accesso a test genetici e un adeguato sostegno non solo medico ma anche psicologico. Per questo Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) e Aiom hanno lanciato nei mesi scorsi il progetto 'I Tumori Eredo-Familiari' realizzato in collaborazione con l’associazione no profit We Will Care. Si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare tutta la popolazione su queste forme di cancro e sulla necessità di ampliare i controlli medici per monitorarle. Sono già stati realizzati un opuscolo, webinar, talk show, survey e altre attività con le quali si vuole raggiungere i pazienti e i loro familiari. E’ una campagna realizzata con il contributo non condizionante di AstraZeneca ed è presentata in occasione della seconda giornata del 26esimo Congresso nazionale Aiom. "Fino all’8% di tutti i casi di cancro presenta una variante patogenetica in grado di aumentare il rischio oncologico - sostiene Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom -. Secondo gli ultimi dati, complessivamente in Italia sono almeno 31.000 i pazienti che hanno un tumore eredo-familiare. Non esistono solo i geni Brca ma anche molti altri che incrementano le possibilità d’insorgenza di neoplasie più o meno frequenti. Spesso i pazienti non sono a conoscenza della propria condizione così come i parenti più stretti. Sono uomini e donne che devono essere considerati 'sorvegliati speciali' anche perché da alcuni anni sono disponibili test genetici per le diverse forme di tumori ereditari. Esami di fondamentale importanza, con i quali è possibile mettere a punto percorsi di prevenzione primaria molto efficaci e, nel caso, diagnosi molto precoci". Al Congresso nazionale Aiom sono presentati i risultati di un doppio sondaggio condotto da Fondazione Aiom su oltre 500 pazienti e caregiver. Dalla survey emerge che solo il 33% dei malati ha ottenuto una diagnosi precoce di cancro. Otto su dieci hanno incontrato difficoltà ad eseguire il test genetico e di questi il 64% lamenta tempi d’attesa troppo lunghi. Analoga situazione per il 52% dei parenti che ha dovuto effettuare l’esame. "La presenza di un gene non comporta inevitabilmente una neoplasia ma determina gravi difficoltà anche a livello psicologico - proseguono i professori Massimo Di Maio (presidente eletto Aiom) e Giuseppe Curigliano (Consigliere nazionale Aiom) -. E’ quindi necessario fare chiarezza e spiegare ai cittadini che non viene ereditato un cancro ma solo una maggiore possibilità di svilupparlo. Bisogna evitare i facili allarmismi e invece sfruttare strumenti efficaci e precisi come i test genetici. Sono esami che consentono anche una selezione più accurata delle terapie efficaci o meno in base alla presenza di specifiche varianti genetiche. E’ questo il caso delle mutazioni a carico dei geni Brca1/Brca2 nel tumore dell’ovaio e della mammella. Possiamo sfruttare la ‘medicina di precisione’ per potenziare le cure anti-cancro e al tempo stesso controllare l’evoluzione della malattia". Secondo la survey solo il 20% dei pazienti è riuscito ad ottenere il sostegno da parte di un psiconcologo. Oltre il 90% di loro si dichiara soddisfatto del servizio ottenuto. "Un test genetico positivo può essere fonte di incertezza verso il proprio futuro - conclude Nicola Silvestris, Segretario nazionale Aiom -. Per questo è necessario un team medico multidisciplinare al servizio di una persona a rischio nella quale deve essere presente anche uno psiconcologo. Un portatore di un’alterazione genetica, che poi sviluppa un tumore, deve poter usufruire di un supporto durante e dopo la fase delle cure". In Italia vivono "oltre 150mila persone con mutazioni del gene Brca e sono passati oltre 20 anni da quanto sono state scoperte e poi studiate. Non interessano solo le donne e quindi i tumori femminili, anche gli uomini possono ereditarle e trasmetterle a loro volta ai figli. Per esempio, sono presenti nell’oltre 10% dei casi più gravi e metastatici del carcinoma prostatico. La maggior parte di queste persone - conclude Silvestris - non sa di essere portatore dell’alterazione molecolare e del conseguente incremento di rischio oncologico. Con la campagna intendiamo promuovere tra tutta la popolazione una maggiore coscienza su un aspetto non secondario della prevenzione del cancro".
(Adnkronos) - A Tivoli c'è una giovane realtà professionale che sta prendendo piede: Pro Fitness Lab, grazie a Francesco Tombolini e Simone Antonielli, personal trainer e soci. "Lavoravo in un centro sportivo locale - dice all'Adnkronos/Labitalia Francesco - ma non mi sentivo valorizzato e manifestavo costantemente una sorta di insoddisfazione professionale. Mi iscrissi ad un corso di formazione come preparatore atletico dove incontrai un docente che ho sempre stimato per il suo percorso lavorativo. Lui mi propose di iniziare una formazione privata come personal trainer presso il suo studio al centro di Roma e io lo feci, e in concomitanza cominciai a lavorare al suo fianco seguendo alcuni suoi clienti. Da quel momento le mie energie, la mia intraprendenza e la mia voglia di rimettermi in gioco sono tornate ai massimi livelli, e nonostante fosse stato un anno difficile, fatto di sacrifici di lavoro e studio del nuovo business, decisi di intraprendere questa esperienza e aprire uno studio di personal training a Tivoli in un piccolo appartamento e al fianco del collega amico Alessio. Inizialmente non è stato facile, tante incombenze e tante attività tutte nuove legate alla libera professione, ma ce l’abbiamo fatta". "La pandemia - sottolinea - ha giocato un ruolo fondamentale nel far nascere l’esigenza nelle persone di rivolgersi a un personal trainer. Per me all’inizio è stata devastante, la stagione 2019-2020 stava per diventare un trampolino di lancio per la mia attività quando è stato dichiarato il lockdown. La sensazione è stata quella di trovarsi in mare aperto, ma senza salvagente". "Tuttavia - sottolinea - una delle mie skills è proprio quella di essere intraprendente e non mollare ma, per cui sono andato avanti e ho sperimentato l’allenamento online. E’ stato un gran successo, ho supportato le persone che seguivo in un momento così difficile che ha amplificato il valore di quello che stavo facendo. Quando si sono ridotte le restrizioni ho notato un avvicinamento delle persone alla propria salute, ma soprattutto le ho sentite alla ricerca di un professionista che in qualche modo potesse ascoltare e accogliere le proprie esigenze e la volontà di sentirsi bene. Dal 2020 è stato tutto un crescendo, avevo trovato la chiave di giusta per fare bene il mio lavoro e far sentire bene le persone: allenamento, nutrizione e gestione dello stile di vita e delle abitudini". "La volontà di condividere questa esperienza con un collega - chiarisce - è maturata negli anni di lavoro insieme a Simone, ho apprezzato le sue capacità e la voglia di portare innovazione con protocolli scientifici sempre all’avanguardia. Quello che mi ha colpito di più è stato l’attaccamento ad un’idea e un brand che di fatto non era stato creato da lui, ha saputo colmare quelle lacune che potevano creare delle falle al servizio e di conseguenza all’attività. Insieme ci compensiamo e con totale umiltà lavoriamo tutti i giorni per un unico obiettivo comune, il benessere di chi si allena con noi. In questi 5 anni di attività abbiamo fatto un ottimo lavoro, le persone seguite sono estremamente soddisfatte dei loro risultati e molte di queste sono diventate per noi portavoce di un servizio che nel nostro territorio in pochi hanno deciso di fare in maniera professionale e accurata". "Con la nuova struttura del nuovo Centro Chinesiologico 'ProFitness Lab', un centro dedicato al benessere e alla prevenzione, che aprirà ufficialmente il 16 novembre a Tivoli, in vicolo Santa Croce 4/6 - verranno potenziati i nostri servizi e i nostri progetti, questo ci permetterà di offrire alla città di Tivoli un centro di chinesiologia che mira al raggiungimento del benessere e della salute delle persone che lo frequenteranno. Vorremmo diventare il punto di riferimento per tutte quelle persone che cercano un servizio esclusivo, un percorso cucito su misura che rispetti le esigenze e miri al raggiungimento degli obiettivi personali prefissati". "Siamo in un momento storico - commenta il socio Simone Antonielli - in cui le persone ricercano un lavoro di qualità e in un contesto di privacy. Inoltre c’è una maggiore sensibilità rispetto al ruolo dell’esercizio fisico come mezzo di prevenzione ma anche di trattamento per molte patologie e condizioni muscolo-scheletriche, purtroppo troppo diffuse al giorno d’oggi. Devo dire che 'fare impresa' come dice il termine stesso è davvero complicato. C’è bisogno di sacrificio, tanta forza di volontà ma soprattutto di un team accanto che ti supporta. Il viaggio però vale davvero tutto questo". "Adattiamo l’esercizio fisico - spiega - alla condizione di salute della persona. Siamo specializzati nel recupero delle condizioni dolorose come il mal di schiena, nel miglioramento della composizione corporea e nelle patologie croniche. Un approccio del genere richiede un lavoro individuale con la persona, previa una visita chinesiologica, in modo da cucire il programma come un abito su misura. Mi aspetto che Pro Fitness Lab diventi punto di riferimento per tutte quelle persone che hanno bisogno di un approccio individuale per un esercizio fisico adattato. Vorrei che l’esercizio fisico fosse considerato con più serietà e professionalità e non solo come divertimento e svago. L’esercizio è un vero e proprio mezzo non solo di prevenzione ma anche di trattamento per migliorare il benessere e la salute. Vorrei che i professionisti della salute (ad esempio fisioterapista, osteopata e nutrizionista) collaborassero tutti insieme per raggiungere la miglior condizione psico-fisica della persona.
(Adnkronos) - eBay partecipa a Ecomondo per il terzo anno consecutivo, l’evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa. Il marketplace globale ha presentato il workshop "Le opportunità di eBay per la rivendita delle componenti auto usate". L’incontro, condotto dal team di eBay Italia (Marco Sepulcri, P&A Category Manager, Silvia Cuomo, Partner Manager, Barbara Masin, Growth Advisor, Domenico Miorelli, Technical & Fitment) ha illustrato come la piattaforma eBay può supportare gli autodemolitori e i professionisti del settore nella rivendita delle componenti auto usate. Sono stati discussi i vantaggi di entrare nel mercato online, gli strumenti disponibili su eBay per ottimizzare le vendite e la gestione del magazzino, oltre alle opportunità legate all’economia circolare. La presentazione ha incluso casi studio reali per illustrare come eBay sta aiutando i professionisti a espandere il proprio business. La vendita di ricambi usati e rigenerati è un settore chiave per eBay, con una crescita annua a doppia cifra. L'obiettivo della partecipazione a Ecomondo è connettersi con gli operatori del settore, in particolare autodemolitori, per illustrare le potenzialità di crescita offerte dal marketplace. Dal 2001, eBay supporta la digitalizzazione delle Pmi italiane, che rappresentano il 60% delle imprese presenti sulla piattaforma. Con oltre 4,9 milioni di acquirenti attivi, l'Italia è uno dei 5 mercati principali per eBay a livello globale. Il marketplace connette milioni di acquirenti e venditori in tutto il mondo, agendo come abilitatore di business e offrendo opportunità economiche a imprenditori, aziende e privati di ogni dimensione.