(Adnkronos) - "Io non ce l'ho con la religione, la fede, io sto parlando del Vaticano, sono due cose diverse, parlo delle persone che hanno gestito questa vicenda, ci sono persone all'interno che indossano l'abito ma sono in realtà personaggi politici. Persone che hanno voltato le spalle a Emanuela, hanno voltato le spalle alla nostra famiglia che stava in Vaticano". Lo ha detto Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, in un incontro con gli studenti alla facoltà di Giurisprudenza dell'università 'La Sapienza', a Roma. "Mi chiedo perché il nome Emanuela Orlandi continua ad essere un tabù là dentro, io vado spesso, mia madre vive ancora all'interno del Vaticano, e quando incontro qualcuno, vedo che sono agitati, c'è la paura, si è creata una sorta di omertà negli anni neanche fosse mafioso il nome Orlandi - ha aggiunto - Giovanni Paolo Il venne a casa nostra e ci disse che si trattava di terrorismo internazionale, ma il Vaticano ha usato questa storia perché così la vittima è diventato Giovanni Paolo II, il cattivo l'Unione sovietica". "Dopo 40 anni - ha affermato Orlandi - continua ad esserci questa volontà anche da parte del Vaticano che è a conoscenza di molte cose, di ostacolare, di non fare chiarezza ma per quanto possa essere brutta la verità su Emanuela, la dovrebbero tirare fuori. Un passo così importante sarebbe positivo invece fino all'ultimo hanno cercato di nasconderla e sicuramente sono stati aiutati, le istituzioni italiane in passato sono sempre state succubi del Vaticano". "Sarebbe difficile raccontare le tante situazioni, i tanti ostacoli, le persone che cercano di screditare quello che stai facendo, ho avuto situazioni non bellissime con la procura - ha detto il fratello di Emanuela - è gravissimo quando un magistrato chiude un'inchiesta per volontà non perché non è stato in grado ed è quello che ha fatto Giuseppe Pignatone". "Ma alla fine sono sicuro che arriveremo alla verità per Emanuela. Quello che ho sempre cercato e continuerò a farlo è la verità: giustizia e verità”, ha scandito Pietro Orlandi.
(Adnkronos) - “Ho tenuto in modo particolare ad avere, prima dell’inaugurazione dell’anno accademico in Aula Magna, questo momento di inaugurazione della nuova Piazza della Scienza, un progetto di rigenerazione urbana innovativa, parte del Pnrr, che non ha previsto solo il rinverdimento della superficie ma anche l’applicazione di sensoristica dettagliata per la misurazione delle temperature della falda e, attraverso i satelliti, la misurazione dell’isola di calore. Un progetto che spazia dunque dalla geologia alla biologia, dalla chimica fino all’economia, perché gli effetti delle isole di calore e della cattiva qualità dell’aria hanno un impatto non solo sulla salute ma anche sull’economia”. Così Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’università Milano Bicocca e presidente Crui, all’inaugurazione della rinnovata Piazza della Scienza, sulla quale si affaccia il dipartimento di Scienze Ambientali dell'Ateneo, svoltasi nel giorno della cerimonia d’apertura dell’anno accademico 2024-2025. “L’idea è quella di avere nelle università un punto di riferimento per la società. In questo periodo, in cui si parla tanto di università e delle sfide che la riguardano sotto l’aspetto dei finanziamenti, e dunque del futuro degli Atenei - prosegue la rettrice - da economista dico che se vogliamo davvero garantire un futuro di prosperità, come direbbe Daron Acemoglu, premio Nobel per l’economia di quest’anno, le istituzioni e le università devono lavorare insieme per creare un cambiamento. E il cambiamento deriva dal rendere la crescita economica sostenibile e significativa attraverso i due motori che l’università può innescare: la formazione di capitale umano e l’innovazione tecnologica”. Due elementi che trovano espressione anche nella nuova Piazza della Scienza, come ha ribadito Iannantuoni: “Qui c’è tutto questo. Sono infatti decine le giovani ricercatrici ed i giovani ricercatori, tanti dei quali sostenuti dai fondi del Pnrr, gli studenti di dottorato e gli assegnisti che, con passione, hanno considerato questa Piazza il loro laboratorio. Si tratta di qualcosa di veramente epocale, anche perché abbiamo studiato la rigenerazione urbana in maniera olistica, quasi rinascimentale, guardando quindi a tutte le materie e non ad un solo campo di ricerca”. Tra le tante sfide che riguardano il mondo universitario, in modo particolare quello milanese, c’è quella degli alloggi per gli studenti. Sono infatti numerosi gli Atenei che hanno visto i loro cortili popolarsi di studenti che, in segno di protesta, dormivano in tenda: “È stato un anno denso - commenta la rettrice di Milano Bicocca - Abbiamo investito tanto, ricordo il bando del Ministero da un miliardo e duecento milioni di euro che abbiamo salutato con grande favore. Ma voglio anche ricordare che quella protesta è servita ad innescare un ragionamento e a rendere il problema dell’housing centrale. Tutti gli Atenei milanesi hanno infatti un tavolo di lavoro e confronto aperto con il sindaco”. Iannantuoni chiude quindi con un appello: “Il mio appello, che sono certa verrà ascoltato, è di investire negli Atenei, investire nei giovani e garantire anche agli oltre 12.000 giovani ricercatori del Pnrr un futuro nel nostro Paese e non all’estero”. In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico si è svolta nell’Aula Magna dell’Ateneo la Lectio Magistralis "Proximity and urban regeneration: 15-minute cities for a more inclusive future" del professor Carlos Moreno, ideatore del concetto di “città in 15 minuti”, un modello di sviluppo urbano basato sul benessere della comunità e sul diritto di vivere in un ambiente più sostenibile e inclusivo per tutti.
(Adnkronos) - A2a ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto di 713 milioni di euro, +68% rispetto allo stesso periodo del 2023 (425 milioni di euro). I ricavi del Gruppo hanno subito una contrazione del 17%, rispetto ai primi nove mesi del 2023, attestandosi a 9.097 milioni di euro. La variazione - si sottolinea - è riconducibile al calo dei prezzi energetici sia all’ingrosso sia retail e in misura molto contenuta alla contrazione delle quantità vendute ed intermediate sui mercati all’ingrosso più che compensata dai maggiori volumi venduti sui mercati retail elettricità, gas e teleriscaldamento. A2a ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con costi operativi in calo del 26% rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a 6.641 milioni di euro. Il costo del personale, paragonato ai primi nove mesi del 2023, è aumentato di circa 53 milioni (+9%), raggiungendo la cifra di 652 milioni. La variazione è legata per circa il 40% al maggior numero di Fte (Full-time equivalent) dei primi nove mesi del 2024 rispetto all’anno precedente (+4%) a seguito di assunzioni effettuate nell’ultimo trimestre del 2023 e nei primi nove mesi del 2024, all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo, nonché all’aggiudicazione di nuove gare nel comparto dell’igiene urbana (area Liguria e Val d’Aosta) e all’acquisizione di una nuova società (Agesp Energia). Il Gruppo A2a chiude i primi nove mesi del 2024 con 898 milioni di euro in investimenti, un dato in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nel quale si erano attestati a 796 milioni. Per quasi il 60% hanno riguardato interventi di sviluppo finalizzati all'ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica, allo sviluppo degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e di energia e alla digitalizzazione del Gruppo. Nello stesso periodo, le operazioni di m&a sono state pari a 65 milioni di euro, al netto delle cessioni, grazie all’acquisizione di Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area di Busto Arsizio, in provincia di Varese; all’acquisizione del 70% del Parco Solare Friulano 2, società che ha ottenuto il permesso per la costruzione e l'esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza autorizzata di 112,1 MWp e all’acquisizione del 100% di Biomax Società Agricola a.r.l., operante nella produzione di energia elettrica da biogas.