INFORMAZIONI![]() Alessandro ViestiGenerali Italia spa Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Project Manager - Group Leadership Development & Academy Area: Human Resource Management Alessandro Viesti |
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(Adnkronos) - Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "sono nella fase" dell'organizzazione del loro bilaterale. Lo ha detto Donald Trump in un'intervista radiofonica concessa nella notte, ribadendo che "per ora penso che sia meglio se si incontrano senza di me". Poi, ha aggiunto il presidente americano in riferimento a un possibile trilaterale, "se necessario, andrò". Trump ha annullato le vacanze di agosto nel suo resort di Bedminster per lavorare ai colloqui per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia, ha dichiarato ieri la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, spiegando che Trump aveva preso in considerazione la possibilità di proseguire i colloqui di pace mentre si trovava nel suo resort nel New Jersey, ma ha poi deciso di rimanere alla Casa Bianca. "Normalmente questo è il periodo in cui il presidente va in vacanza, ma non questo presidente", ha detto Leavitt, come riporta The Hill. "Si è discusso di farlo lavorare da Bedminster per un paio di settimane, ma ha deciso di non farlo". "È un uomo in missione. Vuole muoversi. Fare le cose in fretta", ha aggiunto. "Vuole battere il ferro quando è caldo". Dopo l'incontro con Putin in Alaska e i colloqui alla Casa Bianca con Zelensky e diversi leader europei, Trump ha annunciato di essere al lavoro per organizzare un bilaterale tra Putin e Zelensky, seguito da un incontro trilaterale che lo coinvolgerebbe. Alla domanda sulla tempistica dell'incontro trilaterale, Leavitt ha risposto: "È difficile da dire. Credo che voglia vedere come va il bilat". La Casa Bianca si è mostrata ottimista riguardo ai colloqui, senza fornire una tempistica. Leavitt ha detto ai giornalisti che Putin ha promesso che avrebbe avuto un incontro diretto con Zelensky. Le autorità ucraine accusano la Russia per un attacco con droni che nella notte ha colpito il distretto di Izmail, nella regione di Odessa, dove vengono segnalati "danni nell'infrastruttura portuale, incendi" e il ferimento di una persona. Lo riferisce Ukrainska Pravda, che cita le autorità locali. Anche la regione ucraina di Sumy nel mirino di un nuovo attacco russo. Su Telegram la Polizia della regione rende noto che nella notte è stata colpita la città di Okhtyrka, riporta Ukrinform, riferendo di un attacco su vasta scala. "A causa dell'attacco, diverse persone sono rimaste ferite, anche due bambini", fanno sapere, confermando tra l'altro danni "in un palazzo" e in "13 abitazioni private". "Ieri sera, un attacco con un drone su Okhtyrka, nella regione di Sumy, ha ferito 14 persone. Una famiglia con bambini rimasti feriti di 5 mesi, 4 anni e 6 anni ha chiesto aiuto dopo l'attacco. A Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, un bombardamento con un aliante ha danneggiato cinque condomini e almeno tre persone sono ancora sotto le macerie", scrive il presidente ucraino su X commentando gli attacchi russi della notte e informando anche di un raid a Odessa e altri bombardamenti nelle regioni di Cernihiv, Kharkiv e Poltava. "In totale, sono stati utilizzati più di 60 droni e un missile balistico", ha scritto Zelensky aggiungendo: "Tutti questi sono attacchi dimostrativi che non fanno che confermare la necessità di fare pressione su Mosca, la necessità di imporre nuove sanzioni e dazi finché la diplomazia non sarà pienamente efficace". Infine, il presidente ucraino ha ringraziato tutti i partner che stanno aiutando a fermare la guerra russa, dagli Stati Uniti all'Europa e a tutti coloro che cercano la pace, sottolineando: "Abbiamo bisogno di solide garanzie di sicurezza per assicurare una pace veramente affidabile e duratura". La Turchia sosterrà un processo che coinvolga "tutte le parti" per la pace in Ucraina. Lo ha confermato il leader turco, Recep Tayyip Erdogan, nel colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Erdogan, ha reso noto Ankara, ha "riferito di seguire attentamente gli sviluppi del processo di pace" e "ha sottolineato l'impegno sincero della Turchia per il raggiungimento di una pace giusta sin dall'inizio della guerra". E, proseguono, "ha detto che sosteniamo gli approcci volti a stabilire una pace duratura con la partecipazione di tutte le parti". Nel colloquio, secondo Ankara, Putin ha ricordato il "Processo di Istanbul" e "ha ringraziato Erdogan per aver ospitato colloqui di pace e per il suo impegno" per la fine del conflitto in Ucraina, innescato dall'invasione russa su vasta scala. Durante il colloquio incentrato sugli esiti dell'incontro in Alaska tra Putin e Donald Trump e sulle relazioni bilaterali, conclude la nota, Erdogan e Putin hanno "convenuto sull'importanza di mantenere il dialogo tra i due Paesi". Il Premier polacco Donald Tusk si esprime contro la scelta di Budapest come luogo per un vertice, ancora tutto da confermare, fra Zelensky e Putin. "Forse non tutti lo ricordano, ma nel 1994 l'Ucraina aveva già garanzie di integrità territoriale da parte di Stati Uniti, Russia e Gran Bretagna", scrive in un post su X, riferendosi al Memorandum con cui Kiev si impegnava a rinunciare all'arsenale nucleare ereditato dall'Unione sovietica in cambio, appunto, di garanzie sulla sua integrità territoriale. "Forse sono superstizioso, ma questa volta cercherei di trovare un altro posto", ha concluso. L’esercito russo ha dichiarato di aver conquistato tre villaggi nella regione del Donetsk. Lo scrive il ministero della Difesa russo su Telegram, dichiarando che le sue truppe hanno "continuato ad avanzare in profondità nelle difese nemiche" nella regione contesa dell'Ucraina orientale, catturando i villaggi di Sukhetske e Pankivka nell'area della linea di contatto vicina agli hub logistici di Pokrovsk e Kostiantynivka, teatro di un recente sfondamento russo, nonché il villaggio di Novogeorgiivka nella vicina regione di Dnipropetrovsk, in cui le forze russe sono entrate per la prima volta a luglio.
(Adnkronos) - "Il cumulo contributivo 2025 è un’opportunità concreta per anticipare la pensione". Lo dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Andrea Martelli, esperto di consulenza previdenziale, fondatore e amministratore di MiaPensione. "Per usufruirne - spiega - è necessario aver versato contributi in almeno due gestioni diverse, non essere già titolari di pensione diretta in una di esse e aver raggiunto i requisiti contributivi e anagrafici previsti dalla normativa. Il vantaggio principale di questo strumento è che ogni periodo assicurativo viene valorizzato, anche in caso di esperienze lavorative brevi o discontinue, evitando la dispersione dei diritti previdenziali maturati". "Nel 2025 - fa notare - grazie al cumulo, è possibile anticipare l’accesso alla pensione una volta raggiunti i requisiti contributivi previsti - 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Sommando i versamenti effettuati in diverse gestioni, molti lavoratori riescono così a superare più rapidamente la soglia contributiva minima, senza dover attendere l’età pensionabile ordinaria". "Per sfruttare appieno i benefici del cumulo - suggerisce - è cruciale verificare con precisione la propria posizione contributiva presso tutti gli enti interessati. Disallineamenti, mancati accrediti o buchi contributivi - specie nei periodi di transizione tra impieghi - potrebbero ostacolare il pensionamento o ridurre l’importo della pensione. E' quindi consigliabile richiedere l’estratto conto contributivo a Inps e ad altri enti coinvolti, segnalare tempestivamente eventuali anomalie e valutare la regolarizzazione di contributi mancanti, anche tramite versamenti volontari o azioni di recupero entro i 5 anni previsti dalla prescrizione". "Tra le strategie più efficaci per aumentare l’anzianità contributiva - afferma l'esperto - il riscatto della laurea rappresenta una leva rilevante, soprattutto per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996 e rientra nel sistema contributivo puro. Oltre a incrementare i contributi utili, i costi del riscatto sono interamente deducibili dal reddito imponibile, generando un risparmio fiscale immediato. Per chi ha una posizione mista (parte retributiva e parte contributiva), il riscatto può perfino consentire il raggiungimento dei 18 anni di contributi al 31/12/1995, facendo scattare un calcolo pensionistico più favorevole con quote retributive maggiori". "Il trattamento pensionistico conseguito con il cumulo - chiarisce - è soggetto a tassazione Irpef ordinaria, secondo gli scaglioni di reddito. Tuttavia, vi sono diverse strategie per ottimizzare l’imposizione fiscale, come sfruttare le detrazioni per pensionati, valutare la no tax area (fino a 8.500 euro annui per gli over 75), programmare la distribuzione di arretrati o Tfr per beneficiare della tassazione separata, fino a pianificare l’anno di uscita, per evitare salti di aliquota marginale". "In un contesto previdenziale complesso e in continua evoluzione - sostiene - l’accesso tempestivo a informazioni corrette può fare la differenza tra una pensione penalizzante e un trattamento ottimizzato. La pensione è un diritto, ma è anche nostro dovere essere costantemente informati, per effettuare scelte il più possibile strategiche e consapevoli. Abbiamo a nostra disposizione numerosi strumenti, dal sito Inps e le sue circolari ufficiali, iscriversi a newsletter specializzate in materia previdenziale e affidarsi a consulenti esperti in materia pensionistica, capaci di analizzare caso per caso le soluzioni più vantaggiose".
(Adnkronos) - In Italia è Sos incendi. Dal 1° gennaio al 18 luglio 2025 nella Penisola si sono verificati 653 incendi che hanno mandato in fumo 30.988 ettari di territorio pari a 43.400 campi da calcio. Una media di 3,3 incendi al giorno con una superficie media bruciata di 47,5 ettari. A scattare questa fotografia è Legambiente che ha diffuso nei giorni scorsi il suo nuovo report 'L’Italia in fumo'. Stando al report di Legambiente, che ha analizzato e rielaborato i dati Effis (European Forest Fire Information System), dei 30.988 ettari di territorio bruciati nei primi sette mesi del 2025, 18.115 hanno riguardato ettari naturali (ossia aree boscate); 12.733 hanno interessato aree agricole, 120 aree artificiali, 7 aree di altro tipo. Il Meridione si conferma l’area più colpita dagli incendi con sei regioni in cima alla classifica per ettari bruciati. Maglia nera alla Sicilia, con 16.938 ettari bruciati in 248 roghi. Seguita da Calabria, con 3.633 ettari in 178 eventi incendiari, Puglia con 3.622 ettari in 69 eventi, Basilicata con 2.121 ettari in soli 13 roghi (con la media ettari per incendio più alta: 163,15), Campania con 1.826 ettari in 77 eventi e la Sardegna con 1.465 ettari in 19 roghi. Tra le regioni del Centro e Nord Italia: ci sono il Lazio (settimo in classifica) con 696 ettari andati in fumo in 28 roghi e la Provincia di Bolzano (ottava in classifica) con 216 ettari in 3 roghi e la Lombardia. Per l’associazione ambientalista, "ad oggi il Paese paga non solo lo scotto dei troppi ritardi, ma anche l’acuirsi della crisi climatica che amplifica il rischio di incendi boschivi e l’assalto delle ecomafie e degli incendiari". Secondo l’ultimo Rapporto Ecomafia diffuso il 10 luglio scorso, nel 2024 sono stati 3.239 i reati (incendi boschivi e di vegetazione, dolosi, colposi e generici in Italia) contestati dalle forze dell’ordine, Carabinieri forestali e Corpi forestali regionali, un dato però in calo del 12,2% rispetto al 2023. “Per contrastare gli incendi boschivi - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - non basta concentrarsi sull’emergenza estiva o su singole cause, ma è fondamentale adottare un approccio integrato che integri prevenzione, rilevamento, monitoraggio e lotta attiva. Bisogna puntare sulla prevenzione attraverso una gestione territoriale efficace, che includa l’uso ecologicamente sostenibile delle risorse agro-silvo-pastorali. Ma è anche fondamentale promuovere e remunerare i servizi ecosistemici, sostenendo e rivitalizzando le comunità rurali nelle aree interne e montane affinché possano riappropriarsi di una funzione di presidio territoriale. Allo stesso tempo è importante applicare la normativa vigente per arginare qualsiasi ipotesi di speculazione futura sulle aree percorse dal fuoco, ed estendere le pene previste per il reato di incendio boschivo a qualsiasi rogo. È cruciale rafforzare le attività investigative per individuare i diversi interessi che spingono ad appiccare il fuoco, anche in modo reiterato. L’analisi approfondita dei luoghi colpiti e dei punti d’innesco accertati può costruire una mappa investigativa essenziale per risalire ai responsabili”. Da segnalare anche gli incendi scoppiati in aree naturali. Su 30.988 ettari di territorio bruciati, 6.260,99 hanno riguardo aree Natura 2000 in 198 eventi incendiari. A livello regionale, Puglia e Sicilia risultano le regioni più colpite da incendi in aree Natura 2000.