(Adnkronos) - L’industria aerospaziale rappresenta una delle principali leve di sviluppo per la Campania, offrendo nuove opportunità di crescita economica e occupazionale. Grazie alla presenza di aziende di rilievo internazionale e centri di ricerca all’avanguardia, la regione si conferma un polo strategico per l’innovazione tecnologica e la formazione di alto livello. “Cerchiamo giovani ingegneri con una forte passione per la progettazione e, naturalmente, un amore per lo spazio” ha sottolineato Linda Langella, head of talent and development di Avio, a margine dell’evento Muoversi nelle professioni e sul territorio, promosso dalla Luiss a Napoli e dedicato alle lauree magistrali dell’Ateneo. Le università campane, in collaborazione con il settore industriale, stanno sviluppando percorsi accademici sempre più orientati alle esigenze del mercato, formando professionisti specializzati in progettazione aeronautica, ingegneria dei materiali, sistemi di propulsione e gestione delle infrastrutture spaziali. L’obiettivo è creare un ponte diretto tra formazione e mondo del lavoro, riducendo la fuga di talenti e valorizzando le competenze locali. “Ci sono grandi opportunità di carriera in questo settore. Abbiamo numerosi accordi con le Università per attrarre i migliori talenti all’interno della nostra azienda, ma anche per offrire orientamento agli studenti, aiutandoli ad acquisire sia competenze tecniche sia competenze trasversali, fondamentali per lavorare in un ambito come il nostro” ha spiegato Langella. Con l’espansione del settore, che include lo sviluppo di velivoli di nuova generazione, satelliti e tecnologie per l’esplorazione spaziale, la Campania si conferma un punto di riferimento per giovani laureati e professionisti desiderosi di costruire una carriera in un settore in continua evoluzione. Una sfida che Università come la Luiss stanno raccogliendo, preparando le nuove generazioni a essere protagoniste del futuro dell’aerospazio. “Con la Luiss abbiamo un rapporto ormai consolidato, soprattutto per la formazione in ambito giuridico e manageriale. Le competenze trasversali che sviluppiamo con loro sono essenziali per la creazione del nostro staff” ha concluso Langella.
(Adnkronos) - Il consiglio direttivo di Assolegno di FederlegnoArredo ha eletto Claudio Giust presidente dell'associazione, che rappresenta le industrie di prima lavorazione e i costruttori in legno in Italia. Tra le priorità del suo mandato, il rafforzamento del ruolo del legno come materiale di eccellenza e la valorizzazione della filiera forestale italiana. “Mi impegnerò, con il supporto fondamentale del consiglio direttivo, che ringrazio per la fiducia, a promuovere il legno come risorsa strategica - dichiara Claudio Giust - L'uso di questo materiale consente di migliorare l'impronta ecologica del settore edilizio, ridurre le emissioni legate alla produzione di materiali ad alta intensità di CO2, stoccare carbonio a lungo termine. Proseguiremo a sensibilizzare sui vantaggi offerti da soluzioni realizzate con tecnologie in legno e rispettose dell’ambiente”. Un altro tema cruciale è quello della valorizzazione delle risorse locali, un aspetto strettamente legato alla sostenibilità e alla competitività del comparto. “È fondamentale incentivare la filiera corta, valorizzando il legno locale e riducendo la dipendenza dalle importazioni. Questo rafforzerebbe l’intero settore, rendendolo più competitivo. Attualmente, le importazioni rappresentano il principale canale di approvvigionamento di legname segato per il mercato italiano, con una crescita del +14,6% nel 2024. L'Italia continua a mostrare una forte dipendenza dalle forniture estere, nonostante le significative risorse forestali presenti sul territorio nazionale", conclude Giust.
(Adnkronos) - “Come Leonardo abbiamo scelto di rispondere a questo invito di Herambiente del Gruppo Hera perché è perfettamente coerente con la nostra strategia, che è quella di utilizzare e riutilizzare delle materie prime che hanno un grosso valore anche in termini di approvvigionamento". Queste le parole di Raffaella Luglini, chief sustainability officer di Leonardo, in occasione dell’inaugurazione a Imola di Fib3R, il primo impianto italiano per la rigenerazione dei compositi in fibra di carbonio su scala industriale, realizzato da Herambiente, controllata del Gruppo Hera e primo operatore italiano nel recupero e trattamento dei rifiuti. "Il Gruppo Hera ci ha dato la possibilità di unire i nostri scarti di lavorazione, materiali compositi in fibra di carbonio, che residuano dal processo di lavorazione di alcune aerostrutture, in materiali che possono essere riutilizzati e commercializzati per altre lavorazioni, chiudendo virtuosamente un processo circolare di produzione e di lavorazione, con dei grandi vantaggi soprattutto dal punto di vista non solo economico, ma anche dell'impatto ambientale e della possibilità di approvvigionarsi di materie prime anche critiche, perché questo processo potrà essere riutilizzato e applicato anche ad altre materie prime critiche del nostro processo come Leonardo, quali l'alluminio e il titanio”, aggiunge. Grazie agli asset di Herambiente e al know-how sviluppato nei laboratori del Gruppo Leonardo, il prezioso materiale verrà riciclato con positive ricadute in termini di sostenibilità e circolarità. “Quello che è interessante di questo progetto è che ha una grande valenza per vari settori che sono critici e rilevanti per l'economia, non solo europea ma internazionale, come il settore dell'aerospazio e difesa e sicurezza, a cui noi apparteniamo, ma oggi siamo insieme al settore automotive. Ci sono possibilità di applicazione nel senso dell'utilizzo di queste fibre rigenerate anche nel settore chimico. Quindi, in realtà la valenza è soprattutto per il Paese, perché c'è una possibilità di rafforzare la catena di approvvigionamento e ridurre la dipendenza, aumentare la resilienza, quindi ci sono dei vantaggi proprio sul Paese in generale”, conclude.