(Adnkronos) - La Rai e SuperTennis, il canale tv della Federazione italiana tennis e padel, annunciano di aver raggiunto un accordo che consentirà a Rai 1 di aggiungersi a SuperTennis nella trasmissione degli incontri dell’Italia nella semifinale e nella finale della Coppa Davis 2025, nel caso in cui gli azzurri riuscissero a superare l’Austria nel turno precedente. L’Italia, vincitrice delle ultime due edizioni della Davis, debutterà il 19 novembre nei quarti di finale a Bologna, città che ospiterà la Final 8 della competizione. L’incontro contro l’Austria sarà trasmesso in esclusiva su SuperTennis, detentrice dei diritti tv della manifestazione. In caso di successo degli azzurri, sarà poi anche Rai 1 a far vivere a tutti gli italiani le emozioni dei turni successivi, in simulcast con il canale della Fitp. "Questo accordo sposa un principio fondamentale della nostra Federazione.Far sì che il tennis italiano e le imprese dei suoi campioni possano arrivare al pubblico più ampio possibile", ha dichiarato Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel. "Voglio ringraziare la Rai per la sensibilità che ha dimostrato: far vedere il tennis sul primo canale del Servizio Pubblico significa valorizzare uno sport che sta vivendo un momento straordinario e avvicinare ancora più ragazze e ragazzi alla nostra disciplina". "RaiSport – ha aggiunto il direttore Paolo Petrecca - è felice per questo accordo, che darà la possibilità agli appassionati di tennis di vedere su Rai 1 la squadra azzurra di Coppa Davis. La collaborazione tra noi e la Federazione Italiana Tennis e Padel, d'altra parte, è stata da subito efficace nel segno delle migliori prerogative del servizio pubblico. Grazie a tutti".
(Adnkronos) - Rafforzare la sicurezza nelle aziende dei territori colpite dal sisma del 2016 e nei cantieri degli interventi di ricostruzione, promuovendo strumenti che favoriscano trasparenza e legalità negli appalti, come l’Asse.Co., e misure previste a livello nazionale, come la patente a crediti e il badge di cantiere. Sono alcuni degli obiettivi del protocollo d’intesa rinnovato oggi presso la Presidenza del consiglio dei ministri dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro e la Struttura commissariale sisma 2016. L’accordo, operativo fino al termine della gestione commissariale, rappresenta un passo decisivo per coniugare ricostruzione materiale e rilancio sociale ed economico dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, mettendo al centro la tutela dei lavoratori, la regolarità dei rapporti di lavoro e la competitività delle imprese. Il protocollo prevede, inoltre, la possibilità di introdurre importanti meccanismi premiali per le aziende asseverate, valorizzandone la regolarità contributiva e retributiva per la ricostruzione pubblica anche nelle procedure di gara. Il possesso dell’asseverazione Asse.Co. è criterio premiante nel caso in cui due o più operatori economici dovessero ottenere lo stesso punteggio finale. I bandi potranno, infatti, prevedere punteggi aggiuntivi per le imprese in possesso dell’asseverazione Asse.Co., fino a 2 punti sull’offerta tecnica, oltre a ulteriori indicatori premianti per chi aderisce volontariamente al sistema. Le parti riconoscono, inoltre, la formazione obbligatoria e continua come leva strategica e si impegnano a supportare le stazioni appaltanti nel controllo del rispetto delle norme in materia di lavoro e sicurezza. È inoltre prevista la progettazione di percorsi formativi modulari rivolti ai Responsabili unici del progetto (Rup) e ai Responsabili del servizio prevenzione e protezione (Rspp) da erogare anche tramite piattaforme accreditate, con particolare attenzione agli aspetti contrattuali, contributivi e retributivi. “Questo accordo rappresenta la naturale prosecuzione di un percorso già avviato insieme alla Struttura commissariale nel 2023, con l’obiettivo di coniugare sicurezza nei luoghi di lavoro, legalità e trasparenza dei processi produttivi”, ha dichiarato il presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca. “Attraverso strumenti come l’Asse.Co. e la formazione mirata di figure chiave come Rup e Rspp – ha aggiunto – vogliamo offrire un contributo concreto alla nascita di un sistema imprenditoriale sano, competitivo e socialmente responsabile, capace di trasformare l’esperienza della ricostruzione in un’occasione di crescita e sviluppo duraturo”, ha concluso. “Il percorso di ricostruzione e di rinascita dell’Appennino centrale che stiamo compiendo non può in alcun modo prescindere dal rispetto dei valori di sicurezza, trasparenza e legalità", ha dichiarato il Commissario straordinario al sisma 2016 Guido Castelli. "A conferma di questo costante impegno è giunta oggi la sigla di questo protocollo, che rinsalda la proficua collaborazione con l’ordine dei consulenti del lavoro e si inserisce all’interno delle attività che già svolgiamo con l’Anac e la Struttura per la prevenzione antimafia del ministero dell’Interno. Attraverso l’utilizzo dell’asseverazione Asse.Co, strumento di certificazione promosso dai consulenti del lavoro, e a una accurata formazione contribuiamo a fare dei nostri territori luoghi più sicuri, nei quali vengono premiate l'efficienza e la legalità. Il cratere sisma è un laboratorio in costante evoluzione nel quale stiamo garantendo al tessuto imprenditoriale gli strumenti necessari per rialzarsi e crescere, in modo sano. Si tratta di premesse indispensabili per dare all’Appennino centrale un nuovo futuro nel segno della crescita duratura”, ha concluso.
(Adnkronos) - Molti gli spunti emersi dall’annuale conferenza Fire 'Servizi energetici: modelli, contratti e misura e verifica delle prestazioni'. Ad aprire i lavori è stato Dario Di Santo (Fire) che ha tracciato una panoramica sui servizi energetici e sui contratti di rendimento energetico o di prestazione energetica, evidenziando che adottare le migliori soluzioni non è sufficiente per conseguire i risultati auspicati. Le prestazioni energetiche degli edifici, dei processi e degli impianti dipendono, infatti, dall’uso degli stessi, da variabili esterne e da una corretta regolazione e gestione, prima ancora che dalle tecnologie adottate. “Conviene sempre partire dall’individuazione di sprechi e usi impropri dell’energia, come quelli dovuti alla regolazione non efficiente degli impianti e dei processi - ha evidenziato Di Santo - Un energy manager e un sistema di monitoraggio e automazione possono aiutare a conseguire le prestazioni ottimali e sono quindi consigliati. D’altra parte, esistono barriere agli investimenti in efficienza energetica come la mancanza di competenze, di confidenza nelle soluzioni proposte dai fornitori o di risorse economiche. Servizi energetici e contratti Epc possono consentire di superare queste problematiche e di liberare risorse economiche di imprese ed enti, tramite la garanzia sulle prestazioni e il finanziamento tramite terzi”. A seguire Piergabriele Andreoli (Renael) ha parlato di strategie per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e degli incentivi a disposizione, focalizzando sul Partenariato Pubblico-Privato (Ppp) che può rappresentare uno strumento strategico sia per il know-how e le competenze che il privato può apportare, che per completare il finanziamento dei progetti in ambito di sviluppo sostenibile e infrastrutturale. Insomma, può rappresentare una soluzione per realizzare progetti che, altrimenti, potrebbero rivelarsi opportunità mancate. Conto termico 3.0 e misura Pnrr M.7 - I.17 sono stati i temi affrontati da Manuela Maliardo (Gse). La 'Misura Pnrr M7.I17' è un sostegno finanziario per l’efficientamento dell’edilizia residenziale pubblica (Erp), per un miglioramento dell’efficienza energetica almeno del 30%. Essa ha una dotazione finanziaria di 1,331 milioni di euro erogabile in forma di sovvenzione. Si sono quindi susseguiti gli interventi di Michele Grassi (Centrica Business Solution) che ha trattato il tema dei servizi energetici a investimento zero, Lorenzo Gaio (Maps Group) che in sala ha parlato di servizi energetici e ottimizzazione data-driven, presentando casi studio in contesti terziario/ospedaliero e di Giorgia Maschera e Camilla Franceschi (Rödl&Partner), che hanno approfondito gli aspetti giuridici legati alle diagnosi e alle misurazioni. Dalla tavola rotonda moderata da Dario Di Santo a cui hanno partecipato Mario Nevali (Assistal), Deborah De Angelis (Assoege), Francesco Ricciardi (Assoesco), Federico Zizzini (CdP), Claudio Ferrari (Federesco) Pietro Torretta (Italia Solare), Piergabriele Andreoli (Renael) sono emersi diversi spunti di interesse, riguardanti i fattori che frenano la riqualificazione del patrimonio pubblico, le strategie e i modelli di finanziamento alternativi al Pnrr, utili a sostenere e portare avanti la riqualificazione energetica degli edifici. Si è parlato anche del ruolo dell’Ege nel mercato della riqualificazione degli edifici e delle Esco, nonché delle modalità in cui si può concretamente supportare la Pa nel passare dall’identificazione del fabbisogno di investimento alla realizzazione degli interventi di riqualificazione. La possibilità di attivare risorse private esiste, ma sono necessarie politiche stabili, con un orizzonte di almeno cinque anni, e regole pensate per favorire gli investimenti. La seconda sessione si è aperta con l’intervento di Daniele Forni (Fire) sulla misura e verifica dei risparmi energetici (M&V). “Il piano M&V è essenziale per qualsiasi Epc - commenta Forni - e idealmente dovrebbe essere completato al momento della consegna della diagnosi energetica. Le parti interessate dovrebbero approvare il piano M&V prima dell'implementazione del progetto e quindi allegarlo al contratto. Il coinvolgimento di un revisore di terza parte fa parte delle attività di garanzia della qualità”. Fire ha introdotto in Italia il protocollo Ipmvp, che garantisce che i risparmi e l’impatto dei progetti di efficienza energetica e sostenibilità siano determinati attraverso un’appropriata misura e verifica (M&V), e ha dato vita ad una ampia comunità di professionisti certificati, grazie ai corsi di formazione. L’Ipmvp è il principale riferimento internazionale per la misura e verifica delle prestazioni energetiche di edifici, impianti e trasporti, e che Fire è il training partner di Evo - Energy Valuation Organisation, il soggetto che gestisce a livello internazionale il Protocollo. A seguire si è tenuta la sessione con focus sulla misura e verifica nella riqualificazione edifici pubblici, durante la quale sono intervenuti Stefano Dotta (Environment Park), Massimiliano Pancani (certificato Pmva) e Giulia Prampolini (Aess). I relatori hanno evidenziato l’esperienza sul campo, le attività portate avanti e gli aspetti utili per chi opera nel settore pubblico.