(Adnkronos) - Donald Trump ha annunciato che la sua Amministrazione inizierà a inviare in queste ore documenti agli altri Paesi, circa dieci al giorno, per informarli sui dazi. "Propendo per l'invio di una lettera, per dire quali dazi dovranno pagare, è molto più semplice", ha detto nelle scorse ore ai giornalisti, come riporta The Hill. "Abbiamo più di 170 Paesi e quanti accordi si possono fare? - ha affermato - Si possono fare buone intese, ma sono molto più complicate". "Preferirei inviare una lettera in cui si dice quanto si pagherà per fare affari negli Usa - ha rimarcato quando mancano pochi giorni alla 'deadline' del 9 luglio - Penso sarà ben accolta". La presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, ritiene che l'Unione Europea debba rispondere alla politica tariffaria di Trump rafforzando il proprio mercato unico. "Gli Stati Uniti sono un grande Paese e anche un importante partner commerciale per noi. Ma quello che dobbiamo fare è mettere ordine in casa nostra", ha dichiarato in un'intervista alla radio tedesca. "Abbiamo un enorme potenziale in Europa", ha aggiunto, sottolineando l'importanza di garantire che merci, capitali e persone possano circolare liberamente all'interno della comunità. Lagarde ha quindi chiesto che vengano superate le barriere interne e che le procedure di autorizzazione vengano ulteriormente armonizzate. Intanto il ministero del Commercio cinese ha annunciato l'introduzione di dazi antidumping e 'impegni' sui prezzi per i brandy importati dall’Unione Europea. Le misure entreranno in vigore domani, avranno una durata di cinque anni e prevedono dazi fino al 34,9%, secondo quanto riportato da Global Times e Cn Wire. La mossa rientra in una serie di azioni protezionistiche adottate dalla Cina per tutelare il proprio mercato interno da pratiche commerciali ritenute sleali. L'indagine antidumping, avviata in risposta a denunce da parte dei produttori cinesi, ha rilevato che i brandy europei, in particolare quelli provenienti da Paesi come la Francia, nota per marchi prestigiosi come Cognac e Armagnac, sarebbero stati venduti a prezzi inferiori al loro valore di mercato, danneggiando l'industria locale. I dazi, che variano in base al produttore e possono raggiungere il 34,9%, mirano a livellare la concorrenza, garantendo che i brandy importati non vengano commercializzati a prezzi artificialmente bassi. Parallelamente, gli 'impegni sui prezzi' consentono ad alcuni esportatori europei di evitare i dazi accettando di mantenere i prezzi al di sopra di una soglia stabilita, concordata con le autorità cinesi.
(Adnkronos) - “Essere ingegnere mi ha aiutato ad organizzare la mia attività da attrice comica. Sapevo come fare un business plan delle attività che volevo fare, la logistica è stata fondamentale perché organizzavo da sola i primi tour. Faccio convivere i vari lavori, gli eventi aziendali, la parte creativa delle pubblicità. Tutte cose in cui l’organizzazione conta parecchio”. Sono le parole di Giorgia Fumo, ingegnere e improvvisatrice teatrale, intervenuta all’assemblea ordinaria dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, tenutasi presso la sede dell’Ordine di Palazzo Montedoria a Milano. Nel suo discorso Giorgia Fumo ha spiegato le difficoltà di far coesistere il ruolo di ingegnere con una carriera teatrale: “Ho abbandonato molte attività che ipoteticamente dovrebbero spettarmi perché sono lontano da casa molti giorni per fare il mio tour. La comicità non ha difficoltà ulteriori rispetto a quelle che avevo riscontrato nell'ingegneria, non sono settori così diversi. Ho incontrato colleghi gentilissimi che apprezzano il tuo valore e altri che, in quanto donna, ti vedono nel campionato di serie B. Grazie ai social, però, sono contatto con il pubblico e sono loro a scegliere”.
(Adnkronos) - “I treni sono mezzi di trasporto già sostenibili, ma abbiamo voluto vivere la sostenibilità in maniera ancora più incisiva, ideando treni che consumino meno energia e sfruttando materiali riciclabili”. Così Maria Giaconia, direttore operations Regionale di Trenitalia, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. Lo stesso approccio, ossia di rendere ancora più green qualcosa già di per sé sostenibile, Trenitalia lo applica ai treni che prevedevano l’impiego anche di carburante diesel, come spiega Giaconia: “Sono stati ripensati così che possano utilizzare biocarburante. Lavoriamo non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. I nostri nuovi treni infatti devono essere la risposta alle città del futuro, perché muoversi meglio significa vivere meglio. Abbiamo ripensato l’accessibilità dei treni, abbiamo lavorato anche sulla digitalizzazione, per fare in modo che le persone scelgano sempre più spesso il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata”. Un altro aspetto importante è quello dell’intermodalità, per fare ‘l’ultimo miglio’: “La stazione non sempre è in centro città e” per aiutare i viaggiatori a raggiungere la loro destinazione con i mezzi pubblici “abbiamo progettato, insieme agli operatori del Tpl, la combinazione treno e bus, acquistabile sulle nostre piattaforme. Abbiamo oltre 200 collegamenti che ci permettono di accedere ai posti più belli. Sostenibilità è anche permettere a tutti di arrivare in modo capillare ovunque, anche in quelle destinazioni un po’ meno battute”. “L’Eco Festival per noi è un appuntamento importante perché è un luogo per il confronto di idee e progetti necessari per un cambiamento verso la sostenibilità. Non siamo qui soltanto perché siamo operatori di trasporto pubblico ferroviario - puntualizza in conclusione Giaconia - ma perché ci crediamo fortemente. Per questo abbiamo voluto condividere questa partnership con l’Eco Festival”.